La Basilicata
Chiorazzo spina nel fianco di Schlein e Conte: propone un nuovo candidato o nessun passo indietro
In mattinata Il re delle coop bianche lucane vede sia la segretaria del Pd che il capo del M5s ma per adesso non arriva il segnale di unità sperato prima del voto in Abruzzo. Il nome alternativo è quello Giampiero Maruggi, coordinatore del programma di "Basilicata casa comune", il movimento civico dello stesso Chiorazzo
"Nessun ritiro. Sta solo dialogando. In questi mesi mi ha sempre guidato solo ed esclusivamente l'amore per la mia terra. Per questo sono e resto in campo". Smentisce tutto. Angelo Chiorazzo, leader delle coop bianche lucane e candidato governatore designato dal Pd locale, non ritira per niente la sua candidatura come presidente della regione Basilicata, un passaggio fondamentale per rendere possibile l’alleanza tra Pd, M5s (ma in potenza anche Azione e Italia viva) per le regionali del prossimo 21 e 22 aprile. Il partito locale lo ha scelto come candidato, ma il suo nome impedisce al Pd un accordo con gli alleati, in una regione in cui il centrosinistra ha tutte le carte in regola per vincere. Per questo da giorni va avanti la moral suasion per un passo indietro dei delegati per il dossier lucano di Elly Schlein, i membri della segreteria dem Davide Baruffi e Igor Taruffi. Per il suo passo indietro Chiorazzo ha proposto un nome: quello di Giampiero Maruggi, presidente dell'Abi Basilicata, ma anche coordinatore del programma di "Basilicata casa comune", il movimento civico dello stesso Chiorazzo.
Oggi si sperava in un accordo. Sarebbe stato un ottimo segnale, forse persino un boost elettorale, per le elezioni in Abruzzo di domenica dove invece il campo largo si presenta nella sua massima estensione (Pd, M5s, Azione, Sinista e Verdi e Italia viva) a sostegno dell’ex rettore dell’università di Teramo Luciano D’Amico. “Testardamente unitari”, insomma, come ripete sempre Elly Schlein. Non a caso oggi per chiudere la campagna elettorale con D’Amico in Abruzzo c’era la governatrice in pectore della Sardegna di Pd e M5s, l’ex vicepresidente grillina Alessandra Todde. Insomma, il ritiro di Chiorazzo avrebbe tracciato un solco: Sardegna, Abruzzo, Basilicata, ecco a voi il campo largo.
Proprio per cercare di trovare un accordo, come anticipato dal Foglio, questa mattina Chiorazzo ha incontrato la segretaria del Pd Elly Schlein per informarla delle sue condizioni per un passo indietro, compreso il nome dell’eventuale candidato unitario. Come detto, il Mr. X sarebbe il presidente dell'Abi Basilicata Giampiero Maruggi. Poco più tardi il leader delle coop lucane ha fatto visita anche a casa del capo del M5s Giuseppe Conte. Un’ora di faccia a faccia dal quale Chiorazzo è uscito con il sorriso sulle labbra, dopo aver comunicato anche a Conte il nome di Maruggi. “Ci siamo confrontati con Chiorazzo e continueremo a confrontarci con lui, con il Pd e tutte le forze che vogliono lavorare per uno schieramento progressista", ha riconosciuto poco più tardi il capo grillino. Sono ore di trattative frenetiche, ma per adesso Chiorazzo, in attesa di una risposta sul nome da lui proposto, non fa nessun passo di lato: “Sono e resto in campo”.
Intanto Pd e M5s con due note cercano comunque di rappresentare l'incontro dei leader con Chiorazzo come un segnale di unità. Quello dei dem è affidato a Baruffi e Taruffi: "Il confronto di queste ore per arrivare ad una soluzione unitaria in Basilicata è positivo. Le interlocuzioni intercorse tra le forze politiche e civiche, a partire da Basilicata Casa comune, confermano la consapevolezza di tutti che solo uniti si può battere la destra. È quanto stiamo facendo in Abruzzo per offrire un'alternativa credibile e migliore alla gestione Marsilio. l Pd è impegnato ad unire, rivolgendosi a tutti e ancora oggi si è confrontato con Angelo Chiorazzo per trovare insieme una soluzione positiva".
Quasi una fotocopia la nota del M5s: "Il M5S continua a lavorare senza risparmio per un progetto condiviso e di ampio respiro in grado di far voltare pagina alla Basilicata. Per questa ragione il Movimento si è confrontato con Angelo Chiorazzo, rappresentante di Basilicata Casa comune, confermando la vocazione unitaria che ha già dimostrato di poter creare premesse di cambiamento in Sardegna e in Abruzzo". Ma è tra le righe che si legge che il nome proposto da Chiorazzo potrebbe non essere quello giusto: "Il confronto che si è sin qui sviluppato è stato importante e fruttuoso - si legge ancora - occorre però un ulteriore passaggio per giungere all'indicazione di una candidatura credibile e unitaria".