trasformismi
Commissariare non Bari ma il modello Emiliano
Per il sindaco Decaro "il problema di Bari è il trasformismo politico". Non per il governatore pugliese però. "Se non raccogliessi a destra, con il Pd e il M5s da soli non vincerei le elezioni", dice Emiliano
A Bari, Pd e M5s si sfideranno alle primarie per scegliere il candidato sindaco dopo Antonio Decaro. E per decidere le regole di queste primarie hanno costituito un comitato di “saggi”. Tra questi c’è Pasquale Di Rella. Che nel 2019 era il candidato sindaco del centrodestra, contro Decaro. Ma nel frattempo è passato alla lista “Con”, il partito personale di Michele Emiliano. Il cui coordinatore regionale è Michele Boccardi, ex parlamentare di Forza Italia.
Come il candidato governatore del centrodestra che nel 2010 sfidò Nichi Vendola, l’ex senatore forzista Rocco Palese, che oggi è assessore alla sanità di Michele Emiliano. Ma anche il candidato di centrodestra del 2015, Francesco Schittulli, è finito nel calderone delle nomine di Emiliano. Come l’ex sottosegretario Massimo Cassano e tanti altri. Per il pm presidente della regione Puglia è motivo di vanto: “Se non raccogliessi a destra, con il Pd e il M5s da soli non vincerei le elezioni”. E raccogliere significa nominare.
Ad esempio Giacomo Olivieri, ora agli arresti cautelari per l’inchiesta di Bari, che dal Pd viene definito “uomo di destra”, nel 2012 fu nominato presidente della partecipata comunale Multiservizi dall’allora sindaco Michele Emiliano. E prima era stato consigliere regionale di Italia dei Valori, della Margherita e di Forza Italia. E nel 2014 partecipò alle primarie del centrosinistra, portando con la sua lista il 10% di voti decisivo per l’elezione di Decaro. E dopo aver sostenuto Di Rella, alle regionali del 2020 tornò al centrosinistra: “Io sempre fedele a Emiliano”. Sua moglie, ora agli arresti, eletta nel 2019 con Di Rella, nel 2021 è passata in maggioranza nella lista dell’assessore regionale Pd Anita Maurodinoia, e fu nominata da Decaro presidente del nucleo di valutazione.
Alla fine Di Rella altro non era che un cavallo di troia di Emiliano candidato a destra per far vincere il centrosinistra. “Io credo che il problema vero in questa città e in altre città, soprattutto nel Sud del nostro Paese, è il trasformismo”, ha detto Antonio Decaro in conferenza stampa. Dobbiamo combattere il trasformismo e mi ci metto pure io, perché quelle due persone che sono state arrestate poi sono entrate in maggioranza. E questo non lo dobbiamo permettere più”. Emiliano, ce l’ha con te.