La giornata della segretaria

Elly nel trullo. Tra Conte ed Emiliano, i drammi pugliesi di Schlein

Gianluca De Rosa

Il capo del M5s ritira i suoi dalla giunta Emiliano. La lunga giornata della segretaria Pd per cercare di replicare senza dover difendere il governatore pugliese

In tarda serata la nota del Nazareno recita:” Forte irritazione della segretaria per le vicende giudiziarie emerse in  Puglia. Bisogna tenere lontani trasformisti e interessi sbagliati, e  serve rispetto per la comunità democratica che ha gli anticorpi per scardinare la cattiva politica. Schlein ha chiesto a Emiliano un netto cambio di fase”. Per queste stringate righe ci sono volute nove ore. Sono accompagnate dalle dimissioni del capogruppo dem al consiglio regionale pugliese Filippo Caracciolo.


Nel giorno in cui da Bari Giuseppe Conte ritira i suoi  dalla giunta pugliese di Michele Emiliano: “Non possiamo fare sconti a nessuno, nemmeno a chi opera nel nostro stesso campo politico”. Elly Schlein rimane chiusa per ore nel suo trullo romano, quello del Nazareno. Che fare? Meditazioni complesse, forse anche troppo a pochi giorni dalla chiusura delle liste per le europee. Da un lato ci sarebbe da replicare al capo del M5s che, come dice Paola De Micheli: “Non si deve permettere di mettere in mezzo tutta la nostra comunità”. Dall’altro la segretaria non vorrebbe trovarsi a difendere  Emiliano che Conte ieri ha deciso di utilizzare per dimostrare qualcosa che l’avvocato non dice ma vuole sottolineare: ‘vedete, quello che Elly aveva promesso di fare con cacicchi e capibastone io lo faccio sul serio, li scarico… e lei?’. Anche al Nazareno hanno cominciato a capirlo: Giuseppi ha messo nel mirino la segretaria. Schlein e Conte non si sentono da giorni. A parte la gelida e imprevista stretta di mano di martedì le linee di comunicazione rimangono interrotte da quando la segretaria ha accusato Conte di “slealtà” per lo stop delle primarie a Bari. Da allora il capo del M5s fa addirittura l’offeso. L’offensiva è certo dettata dall’avvicinarsi delle europee, ma quello è solo l’obiettivo intermedio, il passo successivo per Conte è la conquista della leadership del centrosinistra. Per questo non si accanisce solo sul Pd, ma anche, seppur indirettamente, proprio su Schlein. Ne vuole sottolineare le incoerenze, l’incapacità di agire un cambiamento che pure aveva promesso dentro al corpaccione multiforme del Pd. Questa strategia aveva avuto il suo incipit già giorni fa quando il capo del M5s aveva rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per sottolineare le promesse infrante dalla segretaria: “Se  Schlein vuole mantener fede all’impegno preso di liberare  il Pd da capibastone e cacicchi’, troverà in me il più grande partner”. Molto più facile da dire da fuori che da dentro al Pd.  Conte, capo di un partito piuma, sa che invece Schlein guida un partito pesante, un residuo novecentesco, che a ogni passo gli si può rivoltare contro. A complicare gli affari  anche la richiesta del duo sinistro Fratoianni-Bonelli che propongono l’azzeramento della giunta Emiliano. E la segretaria? Che dice lei? Dentro al trullo Nazareno la meditazione è lunga e sofferta. Tant’è che anche alcuni dei suoi fedelissimi la danno per dispersa. Elly che ne dice? “Non so, ancora non ci siamo sentiti”, ammette  il fido Marco Furfaro. Anche Chiara Gribaudo non è riuscita a parlarci. Rimane dunque un solo uomo da cercare: Francesco Boccia. Il capogruppo del Pd al Senato, condensa in sé tutte le contraddizione di Schlein che Conte vorrebbe evidenziare. Uomo chiave della segretaria, che si fida ciecamente di lui, è stato assessore di Emiliano a Bari e a lungo suo leale compagno. Intercettato dal Foglio al Senato dice di non voler commentare, ma chissà che sulle modalità scelte infine per replicare a Conte non ci sia il suo zampino.  A Schlein tocca il ruolo della pura, mentre a replicare a Conte ci pensa  Emiliano, un modo per non costringere la segretaria a fare il gioco del primo, senza dover mettere la faccia per difendere il secondo. “Le parole di  Conte in tema di legalità – dice il governatore  – sono coerenti con quello che noi siamo sempre stati. Il Pd,  Schlein in testa, lavora incessantemente per praticare questi principi. E comprendo la sua amarezza in questo momento in cui bisognava rimanere uniti per riaffermarli”.

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