dopo la mozione di sfiducia
Che ruolo potrebbe avere Azione per far cadere Emiliano in Puglia
Il centrodestra vuole le dimissioni del presidente, che ha numeri incerti in Consiglio regionale dopo l’uscita dalla maggioranza dei 5S. I conti, per ora, tornano grazie al sostegno dei calendiani che chiedono in chiave anti-corruzione di “far ruotare i dirigenti dei settori strategici”
Mentre Elly Schlein dal Nazareno continua a chiedere a Michele Emiliano di rivoluzionare la sua giunta dopo i noti fatti di cronaca giudiziaria, il centrodestra pugliese batte un colpo e chiede le dimissioni dell’Emiro, che potrebbe non avere più i numeri nel Consiglio regionale. Di fatto tira “andreottianamente” a campare grazie ai tre voti di Azione.
Il capogruppo meloniano alla Regione, Francesco Ventola, ha convocato una conferenza stampa per annunciare che, con FI, Lega e Puglia Domani, presenterà un mozione nella quale chiede le dimissioni di Emiliano. La trovata della minoranza di centrodestra è volta a far uscire allo scoperto i malpancisti del campo progressista, dopo gli arresti e le inchieste delle ultime settimane. “Il centrosinistra non ha più i numeri”, attacca Ventola, determinato a sfidare prima i pentastellati e poi Azione, forze politiche che votando per Emiliano, potrebbero creare imbarazzi ai rispettivi vertici nazionali.
La situazione è resa infuocata dalla scelta opinabile della presidente del Consiglio pugliese, la dem Loredana Capone, di rinviare la seduta prevista per domani, motivandola con un voto a maggioranza nella capigruppo, per “l’assenza annunciata di cinque consiglieri Pd”. Per i meloniani il rinvio (al 7 maggio) “è l'ennesima dimostrazione dell’arroganza nell’esercizio del potere. Non ci risulta che siano stati mai “sconvocati” i Consigli perché alcuni colleghi sarebbero stati assenti”. Ecco la trovata politica per stanare i doppiogiochisti (il riferimento al Conte Mascetti, i cui eletti bramano per tornare in fretta in giunta): “Il presidente Emiliano è arrivato alla fine, basta. Presenteremo una mozione di sfiducia nei confronti di Emiliano, auspichiamo che anche altre forze che si dichiarano all'opposizione apporranno la propria firma. Sarà curioso vedere se verrà di nuovo il presidente Conte a firmare la mozione”, conclude Ventola.
Che fa Azione? Il partito riformista ha partecipato all’ultimo vertice di maggioranza, nel quale ha con forza chiesto (non posti nella giunta) ma “una immediata rotazione dei dirigenti dei settori strategici”, al fine di evitare eventuali contiguità scivolose. La misura, spiegano i calendiani, era prevista già dal triennale anticorruzione, ma è rimasta solo sulla carta. Qualcuno ipotizza che la giunta regionale possa già intervenire in questa direzione - con i richiesti avvicendamenti - nelle prossime ore. Chissà.