Il caso

Salis e il 25 Aprile: il padre sul palco dell'Anpi, la figlia riceve in carcere la capogruppo di Avs

Simone Canettieri

Roberto parlerà a Roma, a Porta San Paolo, la figlia incontrerà la deputata Luana Zanella a Budapest. Oggi Fratoianni e Bonelli a Budapest per ritirare in ambasciata l'accettazione della candidatura dell'italiana

Il padre sul palco romano dell’Anpi a Porta San Paolo; la figlia in carcere, a Budapest, salutata dalla  delegazione del partito italiano che l’ha appena candidata alle elezioni europee. E’ il 25 aprile della famiglia Salis, destinato a calamitare l’attenzione della festa della Liberazione (in tandem con il caso Scurati, certo). La notizia è questa: la capogruppo di Avs  Luana Zanella giovedì sarà  in Ungheria per incontrare l’insegnante italiana da 14 mesi in carcere con l’accusa di lesioni nei confronti di due estremisti di destra. La pratica per la visita era stata inoltrata all’amministrazione carceraria ungherese da un mese e mezzo, premettono dalle parti di Verdi e Sinistra, il cartello di Bonelli & Fratoianni. Non è frutto dunque dell’annuncio della candidatura di Ilaria Salis arrivato giovedì. Poco importa, il 25 aprile scatterà l’effetto Roma-Budapest: ora e sempre resistenza. 


L’insegnante italiana, esposta in ceppi e catene durante le udienze del processo che la riguarda, non può far uscire nemmeno uno spillo dal carcere. Anche le lettere le sono state precluse, da qualche settimana. E così, magari, userà come megafono della sua condizione e come motivazione della sua scelta politica Zanella, già coportavoce e coordinatrice dei Verdi. L’ultima appendice della storia politica della “cacciatrice di nazisti”, come la chiamano i suoi compagni, è abbastanza nota: il Pd di Elly Schlein la voleva in lista alle europee, nonostante il resto del Pd. E alla fine l’hanno spuntata i rossoverdi. Sarà capolista nel nord–ovest con Avs. Ma per evidenti motivi logistici e pratici non potrà fare campagna elettorale per se stessa (se eletta potrebbe essere subito scarcerata). A questo ci penserà il padre Roberto. Il quale, per il 25 aprile, è previsto a Roma e sul pratone di Marzabotto. Per il primo appuntamento la mobilitazione è totale: il suo intervento è quello più atteso al termine del consueto corteo. 


La campagna elettorale dell’ingegner Salis, ha messo da parte le sue idee personali per sposare la battaglia di libertà per la figlia, continuerà a Strasburgo. Questa volta in compagnia di Ignazio Marino, l’ex sindaco del Pd di Roma, ritornato sulla scena pubblica a distanza di nove anni. Ad accoglierli domani il portavoce del gruppo The Left, David Lundy. Oggi, invece, Bonelli e Fratoianni sono a Budapest  per ritirare l'accettazione della candidatura di Ilaria Salis con Avs dalle mani del corpo diplomatico italiano che si è occupato di sbrigare la vicenda burocratica e legale.
 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.