Verso le europee
A Pomigliano un ticket per Schlein: Topo & Cristallo
Jasmine, la sardina più amata da Lilly Gruber, e Lello, il figlio dell'autista di Antonio Gava, sono la strana coppia della circoscrizione Sud del Partito democratico. Stasera apriranno la loro campagna elettorale nella terra natia di Luigi Di Maio, sotto l'occhio attento del presidente Vincenzo De Luca
Topo & Cristallo, la strana coppia. C’è il titolo del celebre film con Jack Lemmon e Walter Matthau, ma dove la commedia inciampa ecco che Ella, anzi Elly, sopravanza di sublime. Nientemeno la sardina più amata da Lilli Gruber, Jasmine Cristallo, e il figlio di Ciccio Topo – l’autista di Antonio Gava – prossimamente sugli schermi del Pd, candidati quasi in ticket alle europee. Circoscrizione sud, manco a dirlo. Stasera si presentano in duetto a Pomigliano d’Arco, ore 18. Solo un demonio birichino (o Elly Schlein) poteva immaginare di metterli insieme. E c’è infatti tutto il Pd in questa storia, o forse tutto il meridione. Chissà. Lei, calabrese combattiva e militante, ambientalista e femminista, avendo letto qualche libro oltre a quelli di Harry Potter, era considerata l’intellettuale delle sardine, anche perché, ogni tanto, è scossa da approssimative problematiche (tipo: l’uso di un posacenere da passeggio come alternativa al termovalorizzatore di Roma). Lui è invece uno di quei cacicchi che Schlein voleva combattere (ma chissà come sono invece tutti suoi alleati), signore del territorio campano ma senza guapperia, dotato di quel sorriso dei democristiani in generale: il sorriso di chi, più tardi, chiederà al suo confessore l’assoluzione e nutre, in fondo, qualche dubbio che gli venga concessa. Donde un segreto, appena percettibile, allarme.
Stasera dunque, Jasmine&Lello, cioè Topo&Cristallo (non è una composizione Swarovski), insomma la rivoluzionaria e il capobastone, il cacicco e la pasionaria, saranno insieme a Pomigliano d’Arco, che per sapienza del destino è anche casa natale di quell’adorabile e irreprensibile trasformista di Luigi Di Maio. E così, come ben si vede, tutto torna. Tutto va giù per quel caotico imbuto. L’appuntamento è al circolo del Pd, via Trento 122, ore 18. Accorrete numerosi. Purtroppo non è previsto lo streaming. Ecco. Ora appare abbastanza chiaro che la coppia non è strana solo perché è costituita da personaggi apparentemente incompatibili – tipo Che Guevara e il dittatore Batista o Bombolo e Laurence Olivier – ma anche per l’esito complessivo che l’incongruo accoppiamento determina sulla scena elettorale, vale a dire per la stravagante fioritura di iniziative che tale convivenza reca in dote alla campagna elettorale del Pd. Ma in fondo è questo il bello del format.
Mai come al sud, circoscrizione fantasiosa, e mai come nel Pd, partito che tutto contiene, il fenomeno raggiunge tuttavia il suo apice, e anche la sua deriva stupefacente, per certi versi terminale. Insieme a Topo e Cristallo, infatti, per la gioia degli elettori della sinistra meridionale, corrono in competizione pur nella stessa lista anche due giornalisti campani di temperamento, Lucia Annunziata (che teme di essere scaricata da Schlein) e Sandro Ruotolo (che s’è visto retrocesso al terzo posto sempre da Schlein), e c’è infine il fantastico ticket tra il sindaco Antonio Decaro azzoppato in quel di Bari e Pina Picierno alla ricerca della terza elezione europea. Sullo sfondo di ogni cosa, silente come una sfinge nella rifrazione di luce che attraversa il Cristallo e colpisce il Topo, ecco il presidente della regione Vincenzo De Luca, gran possidente dei voti in Campania, lui che non si sa bene a chi di questi candidati democratici farà avere i suoi ampi e personali consensi. Chissà. Quanto a noi, la nostra preferenza l’abbiamo già espressa. Non abbiamo dubbi. Noi stiamo con Ella, cioè con Elly, insomma scegliamo Topo e Cristallo. Un uomo e una donna. Che coppia! E sia chiaro che a noi piacciono entrambi. L’onorevole Topo ci piace perché ha una faccia che pare un identikit, e ci piace anche l’onorevole Cristallo perché subito pensammo, sin dalla sua prima apparizione sul teleschermo (“la guerra in Ucraina è come il termovalorizzatore di Roma”), che fosse matura per presentare il concertone del Primo maggio o per candidarsi alle europee con Schlein. Che forse è un po’ la stessa cosa.