In Ungheria

Ilaria Salis in tribunale a Budapest, il giudice svela l'indirizzo della casa dove sconta i domiciliari

"È pronta per l'Europarlamento? Non posso rilasciare dichiarazioni. Grazie a tutti per il sostegno", dice sorridendo la candidata di Avs, che per la prima volta è in aula senza schiavettoni. È accusata di aver aggredito due neonazisti. Uno di loro al processo di oggi ha detto di non riconoscerla

"E' pronta per l'Europarlamento? Oggi non rilascio dichiarazioni, perché sono imputata", risponde Ilaria Salis ai giornalisti presenti in aula. Sorride. Per la prima volta, la docente milanese, candidata di punta dell'Alleanza Verdi sinistra, è in tribunale senza gli schiavettoni. Attorno alla sua caviglia vi è però il braccialetto elettronico di sicurezza. Da ieri mattina, dopo che i giudici ungheresi hanno accolto l'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa (è stata anche pagata una cauzione di 40 mila euro), la docente milanese è ai domiciliari a Budapest.

 

 


Salis – che è  accusata di aver aggredito due neonazisti e ha già scontato preventivamente 15 mesi in carcere – è arrivata in tribunale in taxi, accompagnata dal padre. Ad attenderla un folto gruppo di giornalisti, per lo più italiani. Come si sente fisicamente? "Non posso parlare", ha ripetuto ai cronisti. Si è limitata a ringraziare tutti per il "sostegno di questi mesi". Prima dell'udienza si è fermata a parlare con il deputato di Avs Marco Grimaldi. In Aula presente anche la mamma, gli amici e militanti tra cui il fumettista Zerocalcare.

Nel corso del dibattimento il giudice ha rivelato il domicilio - valido per 6 mesi - in cui è agli arresti domiciliari. Una circostanza che ha provocato la reazione del papà, Roberto Salis. Si teme infatti una ritorsione da parte dei gruppi neonazisti. Intanto una delle vittime dell'aggresione per cui è imputata Salis ha detto di non riconoscerla. "Non riconosco Salis, chi mi ha aggredito aveva il volto coperto", ha detto Zoltan Toth.


Sullo sfondo restano le elezioni europee e un seggio a Strasburgo che potrebbe valere la libertà anticipata. In queste settimane è stato il padre a fare campagna elettorale al posto di Ilaria Salis, presenziando a manifestazioni ed eventi. La militante antifascista – che ha detto no al Pd –  è capolista nel nord ovest e numero due nella circoscrizione insulare. Da Avs lasciano filtrare un cauto ottimismo sul risultato della consulatazione dell'8-9 giugno. D'altra parte, praticamente tutti i sondaggi danno la formazione di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni oltre il 4 per cento, la soglia di sbarramento da superare per un seggio al Parlamento Ue.


 

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