L'uscita del Papa sulla "frociaggine" rimbalza in Parlamento. Tra critiche, attenuanti e imbarazzi

Giorgio Caruso

Quella del Pontefice è una "espressione infelice", dicono deputati e senatori di opposizione. "Ha fatto arrabbiare tante persone". Bonelli (Avs) lo difende e ventila il complotto: "Ha tanti nemici tra i cardinali"

"È ovvio che l'espressione è infelice, usando un eufemismo, ma il peccato è grave di chi, mettendo zizzania, è andato a riferire qualcosa che non poteva essere riferita e che ha danneggiato gravemente la Santa Sede e il Papa". Commenta così, il senatore del Partito democratico Pier Ferdinando Casini, la frase sui gay pronunciata ieri da Papa Francesco nell'incontro a porte chiuse con oltre 200 vescovi italiani nell'assemblea generale della Cei.

      
"C'è già un'aria di frociaggine in giro che non fa bene. C'è una cultura odierna dell'omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto in seminario" avrebbe affermato il Pontefice. "Non penso che sia un termine che gli appartenga perché ha fatto grandi aperture", dice la senatrice dem Simona Malpezzi. "Sicuramente ha fatto arrabbiare tante persone", commenta il capogruppo alla Camera del Movimento 5 stelle, Francesco Silvestri, mentre Angelo Bonelli di Avs parla di congiura da parte di molti cardinali contro l'operato del Pontefice: "Ha tanti nemici tra i cardinali che lo vorrebbero via o messo da parte in tante maniere".

 

Nel pomeriggio la sala stampa vaticana ha mandato un messaggio di scuse con le parole del Pontefice: "Nella Chiesa c'è spazio per tutti". "Ha fatto bene: era doveroso che si scusasse perché quei termini dovrebbero sparire dal vocabolario di tutti, specialmente di un Papa", ha detto l'onorevole del Pd Maria Cecilia Guerra.

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