L'intervista

Boldrini: “La legge Zan avrebbe condannato il Papa? No, ma quella è una brutta espressione”

Gianluca De Rosa

L'ex presidente della Camera, e grande fautrice dell'igiene linguistica, commenta le parole del Pontefice

E quindi presidente Boldrini fosse passata la legge Zan oggi condanneremmo Papa Francesco? “No, questo non è vero perché la legge Zan non avrebbe punito espressioni volgari ma solo le incitazioni all’odio, questa della condanna per una frase è propaganda della destra. In ogni caso le persone debbono essere sempre rispettate da tutti senza l’uso di appellativi discriminatori, vale anche per il Papa, la sua è stata una frase davvero infelice, ma credo sia dovuto anche al fatto che non è madrelingua italiano e non ha colto di quell’espressione l’aspetto dispregiativo”. Laura Boldrini, ex presidente della Camera, deputata Pd, da tempo tra le massime sostenitrice dell’igiene linguistica, o politicamente corretto che dir si voglia, risponde al Foglio sulla “frociaggine” nei seminari stigmatizzata da Francesco durante un incontro a porte chiuse in Vaticano che ha fatto il giro del mondo. Espressioni per le quali ieri il Papa, attraverso il portavoce della sala stampa vaticana, si è scusato.

 

Al di là dell’espressione comunque pare che il Papa si riferisse alla necessità di non accettare in seminario persone omosessuali. È discriminazione anche questa? “Sui seminari – dice Boldrini – io non metro bocca, sceglie la chiesa non sta a me decidere quel che si deve fare o no, da quel che ho capito lui ha espresso una raccomandazione per evitare che nei seminari ci siano troppi uomini omosessuali che poi, stando tra di loro, potrebbero, diciamo, mettere a rischio il rispetto del voto di castità, mi sembra plausibile”. “Frociaggine” a parte insomma Francesco resta un leader progressista? “Sull’ambiente , sull’immigrazione, sull’economia, sulla pace ha ragione e andrebbe ascoltato di più perché risponde ai bisogni dell’umanità. Chiaramente su diritti ha quella che è sempre stata l’agenda della chiesa e che io non condivido, dall’aborto al suicidio assistito, fino al diritto dell persone lgbtq”. Sulla pace ritiene che la politica lo avrebbe dovuto ascoltare di più ? “Si, purtroppo così non è stato altrimenti non ci troveremmo a questo punto così  preoccupante”. 
 

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