I numeri

Il post di Salvini sul tappo è virale, ma i commenti lo demoliscono

L'immagine pubblicata dal leader della Lega ha ottenuto oltre 54 mila like e 12 mila commenti, ma circa il 70 per cento sono negativi. Va meglio ma di poco la replica di Calenda. L'analisi di Social Data

Il tappo che va virale sui social. Tre giorni fa il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato sulle principali piattaforme un post per la campagna elettorale delle elezioni europee che aveva come tema i tappi delle bottiglie. L'immagine è ormai nota a tutti e dopo la sua pubblicazione i social si sono riempiti di meme e commenti che hanno ripreso la foto in maniera, spesso, ironica. Sul tema è intervento qualche ora dopo anche il leader di Azione Carlo Calenda. Insomma, per qualche ora sul web non si parlava di altro. Il Foglio si è interrogato sui risultati che quel post ha avuto nella più generale campagna elettorale del leader della Lega, che da un mese a questa parte, in virtù dello slogan "Più Italia, meno Europa", continua a utilizzare una strategia di immagini a specchio, dove ovviamente la parte europea è rappresentata con un'accezione negativa. Alle nostre domande ha risposto Social Data, analizzando i dati dei post.

 

 

I numeri di Social Data parlano chiaro: il post di Matteo Salvini è diventato virale e tra Facebook, Instagram e Twitter ha raccolto oltre 54 mila like e 12 mila commenti. Complice del successo l'eco mediatica: la foto è stata ripresa da molte pagine di meme, è stata criticata ed è diventata oggetto di dibattito. La stessa immagine dell'uomo con il tappo della bottiglia al naso è un meme che a sua volta, la scorsa settimana, era diventato virale su internet e con ogni probabilità è così che i social media manager del leader della Lega hanno avuto l'idea per il post.
 

Nonostante i grandi numeri, però, la reazione delle persone non è stata del tutto positiva. Sempre secondo i dati dell'agenzia, i commenti al post di Salvini mostrano una predominanza di reazioni negative di circa il 70 per cento. Le critiche alla campagna elettorale del vicepremier e al suo slogan, rappresentano invece il 35 per cento dei commenti sotto al post. Solo il 20 per cento dei messaggi è invece positivo e un ulteriore 5 per cento "neutro". Social data però specifica che la grande viralità del post potrebbe aver innescato un meccanismo di "corsa alla critica" da parte di persone che abitualmente non commentano i post del leader del Carroccio. Motivo per cui non si può dire che gli elettori della Lega hanno abbandonato il loro leader, ma piuttosto che alla maggioranza dei potenziali elettori o degli indecisi questa strategia di comunicazione non è piaciuta.

 

 I commenti sotto al post di Matteo Salvini - grafico da Social Data

 

Il post in questione non è stato il primo né l'ultimo pubblicato da Salvini in questa campagna elettorale. Il giorno successivo la protagonista è stata la pizza: con l'ananas in Europa e margherita in Italia, l'altro ieri il cibo "concepito" in laboratorio, in contrasto con quello "sano" e "naturale" del nostro paese. Mentre oggi il post è raffigura l'esercito: da un lato quello europeo, dove "non si sa chi comanda", dall'altro quello italiano che agisce "sempre nell'interesse dell'Italia". Più in generale, molti degli esponenti della Lega stanno sfruttano il contrasto delle immagini per la loro campagna elettorale, come l'eurodeputata Susanna Ceccardi, che va alla ricerca di un nuovo mandato a Bruxelles attraverso post in cui figura sempre una sua foto e quella di un avversario politico sotto al quale c'è scritto "O me... O loro": tra gli avversari sono stati scelti Lucia Annunziata, Mimmo Lucano, Selvaggia Luccarelli o Elly Schlein (con apposite foto dove tutti sono venuti male).

 

 

La campagna elettorale della Lega, poi, continua a far discutere anche per la somiglianza con quella che ha realizzato il Partito Democratico in occasione delle elezioni politiche del 2022. Anche Enrico Letta al tempo aveva deciso di parlare per contrasti: la scelta tra guanciale e pancetta è molto simile al caso del tappo di Salvini e anche all'epoca aveva attirato l'attenzione degli utenti dei social. A criticare l'ex segretario del Pd fu ad esempio Carlo Calenda, che anche in occasione del post del tappo del vicepremier ha pubblicato un video di risposta.

 

 

Social Data ha analizzato, per confronto, anche i commenti sotto al video di Calenda: poco più di un minuto nel quale il leader di Azione, con ironia pungente, ha "insegnato" a Salvini come bere. I commenti al post, spiega l'agenzia, restano comunque prevalentemente negativi: il 55 per cento dei messaggi lasciati dagli utenti è critica, al netto del sarcasmo, nei confronti delle politiche dell'Ue in materia di plastica. Il resto dei commenti è positivo nei confronti del leader di Azione (il 40 per cento) e contiene anche critiche alla campagna elettorale di Salvini.

 

I commenti sotto al post di Carlo Calenda - grafico da Social Data

 

In generale, l'analisi di Social Data mostra come nei giorni successivi al tappo-gate i due politici siano stati in grado di polarizzare il dibattito sui social, impedendo a qualsiasi altra forza politica di inserirsi nel confronto. Secondo Luca Ferlaino, partner di SocialData, “in questo scenario è difficile decretare un vincitore vero e proprio tra Salvini e Calenda. Possiamo azzardare nel dire che in qualche modo vincono entrambi rispetto al proprio elettorato”. Dai dati relativi al gradimento, tuttavia, la trovata elettorale sembra aver avvantaggiato soprattutto Calenda, che al netto dei commenti negativi e della minore visibilità, ha ottenuto più sostegno, in valore assoluto, rispetto a Matteo Salvini. Ma l'importante è che "se ne parli".

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