Elly Schlein - foto via Getty Images

La trovata

Nei talk solo i candidati fedeli a Schlein: ecco la tv Ellyssima

Salvatore Merlo

"Lascia perdere Nardella, pigliati la Evi. Meglio che ti mando Annalisa Corrado". Sono queste le telefonate tra lo staff della segretaria dem e gli autori degli show televisivi. Una strategia che è tutto il contrario di quella della destra

“No, no. Lascia perdere Nardella”, si sente dire l’autore televisivo del talk-show Rai che cerca candidati del Pd alle europee da inserire in trasmissione alla mattina e nel pomeriggio. “Pigliati invece Eleonora Evi oppure ti mando Marco Tarquinio”. La voce telefonica è quella dello staff di Elly Schlein, la segretaria del Pd che già il 17 maggio, a Bergamo, salita sul palco accanto a Giorgio Gori candidato alle europee gridò, con impudica schiettezza: “Votate Cecilia Strada”. E immaginatevi  la faccia di Gori in quel momento. Il fatto è che ella, cioè Elly, insomma Schlein, si è accorta che i candidati del Pd sono troppo forti. O meglio si è accorta che quelli troppo forti sono tutti quelli che non la supportano e, nel partito, la sopportano. Gente come Gori, appunto. Come Dario Nardella, a essere precisi. Come Stefano Bonaccini, per dirla chiara. Come Antonio Decaro, il sindaco di Bari candidato nella circoscrizione sud e già battezzato con questo eloquente appellativo: il Gran Visir di tutte le preferenze (dice lui agli amici: “Punto a duecentocinquantamila”). Ecco.
 

Poiché già gli anguilloni delle correnti non le hanno permesso di fare la capolista in tutte le circoscrizioni, poiché già le anaconde del Pd le hanno vietato di mettere il suo nome nel simbolo, ecco che ella, cioè Elly, coltivando la certezza di un buon successo complessivo del partito, lavora a una strategia che renda chiaro che la buona affermazione elettorale sarà dipesa da lei. Dipende dal nuovo corso.
 

Ragione per la quale, ecco che tutti quei poveracci che nei talk-show si occupano di fare da buttadentro dei politici si sentono dire dallo staff di prendere i candidati della segretaria: “Ti mando Annalisa Corrado”. Praticamente le primarie che l’elettorato del Pd non ha potuto fare, le fa il pubblico televisivo. E dunque, chi di società civile ferisce di talk perisce. Che è tutto il contrario di quello che accade dentro Fratelli d’Italia, per dire. I candidati del Pd sono troppo forti? Ebbene quelli di Fratelli d’Italia invece manco si conoscono. Anzi vengono nascosti. La strategia a destra è all’incirca: se non vuoi votare Giorgia, vota Meloni. Fidati, Il resto non conta.

  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.