verso le europee

Orbán: "In Ucraina l'Ue ha fallito. Salis? Smetta di fare la vittima"

"Meloni e Le Pen si mettano d'accordo per governare l'Ue", dice il premier ungherese al Giornale. "Le armi occidentali per colpire sul territorio russo? C'è il rischio di una forte reazione di Mosca e del coinvolgimento della Nato"

"La strategia dell'Ue è fallimentare", dice Viktor Orbán. Parla delle politiche sull'agricoltura, sull'immigrazione e soprattutto della guerra in Ucraina. Le armi occidentali per colpire sul territorio russo? "C'è il rischio di una forte reazione russa e del coinvolgimento della Nato". Intervistato dal Giornale, il primo ministro dell'Ungheria affronta le principali questioni europee alla vigilia delle elezioni che si terranno il prossimo weekend.  
 
"Mi aspetto soprattutto due cose: rinforzare la democrazia e avere una nuova maggioranza di destra. Questa Commissione europea ha fallito". "Rinforzare la democrazia significa eleggere una diversa Commissione da quella attuale che, da quando governo, è stata la peggiore". è il giudizio senza appello del leader conservatore, che invoca "una rinascita della destra in Europa, abbiamo un’opportunità storica per cambiare la maggioranza. I partiti di destra devono collaborare". Come? "Siamo nelle mani di due donne che devono trovare un accordo", spiega Orbán, riferendosi a Giorgia Meloni e Marine Le Pen, le leader di Fratelli d'Italia e Rassemblment national, che potranno disporre di un significativo pacchetto di seggi a Strasburgo.

Si tratta di un accordo che, lascia intendere, potrebbe anche ridisegnare equilibri negli stessi gruppi della destra europea. Non esclude nemmeno la nascita di un nuovo gruppo a Bruxelles. Ma intanto, quanto a un possibile ingresso di Fidesz, il suo partito, all'interno di Ecr (i conservatori europei guidati proprio da Giorgia Meloni) il premier ungherese dice:  "Noi vogliamo aderire anche se siamo consapevoli ci siano temi che possono dividerci da alcuni partiti che ne fanno parte a cominciare dalla visione sulla guerra in Ucraina". 

A questo proposito, il leader ungherese mette in chiaro la sua visione, ben distante da quella delle principali cancellerie europee. "L'idea dell'Unione europea è nata su un progetto di pace, dopo la seconda guerra mondiale l'Europa si è resa conto che non sarebbe sopravvissuta a un'altra guerra. Dovremmo chiederci qual è l'interesse strategico dell'Europa e chiedere il cessate il fuoco. L'opinione pubblica vuole la pace, non la guerra che non è un gioco politico", dice Orbán prima di chiarire ancora meglio cosa pensa del dibattito di questi giorni sull'uso delle armi alleate per colpire il territorio russo. "La guerra è stata iniziata dalla Russia, su questo non ci sono dubbi ma noi dobbiamo chiederci come agire. Siamo a un bivio: o isolare il conflitto e trovare una strada diplomatica o andare più a fondo nella guerra. Se permetteremo all'Ucraina con le armi che fornisce anche l'Italia di colpire in Russia ci saranno conseguenze con una forte reazione russa e il rischio di un coinvolgimento della Nato è a un passo".

 

Orbán affronta anche il caso di Ilaria Salis, l'italiana detenuta in Ungheria e candidata da AVS. "Noi ungheresi amiamo le donne italiane, non c’è perciò nessuna preclusione nei suoi confronti. Non amiamo però quando uno straniero viene in Ungheria per compiere un reato picchiando cittadini ungheresi. Io non conosco il sistema giudiziario italiano ma da noi funziona così, lo dico a tutti gli italiani preoccupati per il trattamento che la vostra concittadina Ilaria Salis ha ricevuto qui in Ungheria: ha avuto un trattamento uguale a tutti gli altri detenuti in Ungheria, dovrebbe smettere di fare la vittima".

 

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