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Europee 2024, due milioni di preferenze per Giorgia Meloni
Il generale Roberto Vannacci e Ilaria Salis siederanno nel prossimo Parlamento europeo. Decaro il più votato nel Pd, male Tarquinio. I risultati delle elezioni europee, le reazione dei partiti e dei loro leader
Alla fine, a scrutini conclusi, sono stati 6.516.356 i voti per Fratelli d'Italia, il 28,8 per cento di quelli totali in queste elezioni europee. Quello guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni - la preferita degli italiani con 2 milioni di preferenze sulle schede - si conferma così il primo partito in Italia, migliorando, rispetto alle politiche del 2022, la percentuale (aveva ottenuto il 25,98 per cento) ma non il numero complessivo di voti (800mila voti in meno), anche a causa del fatto che meno di metà degli italiani hanno scelto di non andare alle urne: l'affluenza è stata del 49,69 per cento (era stata del 56,1 nel 2019. La presidente del Consiglio ha detto che è stato "un voto, questo, più bello di quello del 2022", anche perché, rivendica, "l'Italia si presenta al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti". "Il sistema sta diventando di nuovo bipolare. È una buona notizia, ci sono visioni che si contrappongono e su cui si chiede ai cittadini da che parte stanno. Oggi ci hanno detto che stanno dalla nostra parte", ha aggiunto.
Il Partito democratico ha infatti ottenuto quasi ciunque milioni e mezzo di voti, il 24 per cento del totale, secondo partito, con ampio margine di distacco sia dal Movimento 5 stelle, terzo partito più votato ma crollato sotto il 10 per cento delle preferenze, sia degli alleati di Meloni al governo: Forza Italia ha ottenuto il 9.7 e la Lega il 9,1 per cento.
La Lega è stata dunque superata, anche se di circa 130mila voti, da Forza Italia, ma Matteo Salvini, esulta comunque: "Da un anno tutti ci davano per morti, ma siamo vivi e vivaci", sottolineando che "se siamo anche di uno '0 virgola' sopra al risultato delle politiche la soddisfazione c'è". Lo zero virgola c'è stato, ma i voti in meno rispetto le politiche sono circa 400 mila e rispetto le europee del 2019, sono oltre 7 milioni di voti.
Contento è invece Antonio Tajani: "Un risultato straordinario, Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni. Da stasera, il centrodestra e il Ppe sono più forti".
Come cresce anche l'Allenza Verdi Sinistra, che ha ottenuto oltre un milione e mezzo di voti e il 6,6 per cento.
Stati Uniti d'Europa e Azione invece non riescono a ottenere il 4 per cento e restano così fuori dal Parlamento europeo per i prossimi cinque anni.
Le preferenze degli italiani
La preferita degli italiani è Giorgia Meloni che supera i due milioni di preferenze sulle schede elettorali, anche perché capolista in tutte le circoscrizioni.
Il generale Roberto Vannacci è stato eletto nell'Europarlamento raggiungendo il mezzo milione di consensi, risultando il più vpotato nella circoscrizione Nord Ovest. Nella stessa circoscrizione ha ottenuto 115 mila preferenze Ilaria Salis di Avs: anche lei è stata eletta al Parlamento europeo. Sono state le loro le candidature più discusse in questa campagna elettorale. Conti alla mano, per Lega e Allenza Verdi-Sinistra è andata bene.
Un po' meno bene è andata invece per l'ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio. Agli elettori del Partito democratico le sue posizioni apertamente pacifiste e le sue posizioni critiche in materia di diritti per le coppie omosessuali, non sono piaciute. Per lui circa 27 mila preferenze. Quasi dieci volte meno delle 235 mila raccolte da Cecilia Strada. Il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha ottenuto 380 mila preferenze. È però stato Antonio Decaro il più votato a sinista: per lui 482.900 voti. In questo modo trascina l'intero partito a un risultato sorprendente: la Puglia diventa la seconda piazzaforte del Partito democratico dopo l'Emilia Romagna e prima della Toscana. Il sindaco di Bari doppia sia Lucia Annunziata (eletta al Parlamento europeo) sia Elly Schlein (che raggiunge i 200 mila voti).
