europee 2024, day after
Le due strade di Giorgia Meloni. Il video-commento del direttore
L'Italia "al contrario" non è quella immaginata dal generale Vannacci, ma nel nostro paese si configura comunque un mondo capovolto rispetto al resto dell'Ue: avanzano gli europeisti, crollano gli euroscettici. Buone notizie per i primi partiti di governo e opposizione
Il day after del voto alle elezioni europee "doveva essere la celebrazione del mondo al contrario di Roberto Vannacci, invece il mondo al contrario è quello che emerge in Italia rispetto all'Europa", dice il direttore del Foglio Claudio Cerasa. "In Italia si affermano infatti i partiti europeisti, alla maggioranza e all'opposizione. Caso quasi unico in Europa, tranne forse Spagna e Polonia. Ma al contrario, appunto, di Francia e Germania, dove i sovranisti avanzano".
"La caratteristica di questa tornata elettorale è duplice: tiene il governo e migliora il primo partito di opposizione. E tiene anche la "maggioranza Ucraina" (quei partiti che sostengono la difesa di Kyiv). E infine emerge con chiarezza che nel 2019 l'Italia aveva una maggioranza sostanzialmente euroscettica, con M5s e Lega al 50 per cento. Oggi M5s e Lega sono sotto al 20 per cento", aggiunge Cerasa.
"Adesso la palla sta a Meloni, che dovrà fare pesare i suoi voti in Ue", dice il direttore. "Due le strade: cercare di essere la migliore tra le destre conservatrici, oppure essere un ponte tra le destre modello Le Pen e quelle modello Ursula. Secondo noi la prima è la scelta più probabile e anche quella giusta".