(foto Ansa)

l'intervento

Il ritorno di Grillo: "Con Conte non ci sciogliamo. Riprenderò incontri come ai tempi di Casaleggio"

Il fondatore e garante del M5s ha pubblicato sul suo blog un'intervista a sé stesso: "Bisogna tornare a idee radicali e visionarie, destra e sinistra sono superate da decenni. Il limite dei due mandati è un principio fondativo, dovrebbe entrare in Costituzione". L'affondo di Todde: "Il M5s non è un movimento padronale. Avanti con Conte"

Beppe Grillo intervista Beppe Grillo. Il fondatore e garante del M5s sceglie di tornare così, alla sua maniera, a occuparsi di Movimento cinque stelle. Lo fa con una sfilza di domande e risposte pubblicate sul suo blog. Spaziando dal rapporto con Giuseppe Conte al futuro del M5s. Ed è proprio dalla relazione con l'ex premier che sceglie di partire il comico: "Come va il rapporto con Conte? Ottimamente. Come si fa ad avere un cattivo rapporto? Ci ho provato ma non ci sono riuscito: non si scompone mai, ogni parola si scioglie… Siamo d’accordo, però, che non vogliamo scioglierci anche noi", scrive Grillo, che nella sua discesa a Roma la scorsa settimana aveva scelto di incontrare proprio il capo politico del Movimento per fare un punto dopo la sconfitta rimediata alle elezioni europee.

Grillo riconosce che il momento è delicato, per questo nel corso dell'auto-intervista sostiene di voler ripartire "da antenne puntate sui cittadini e da un’azione politica diversa". Questo senza rinunciare alle regole che ci si è dati anni addietro, perché. come ripete il comico, "il limite alla durata dei mandati è non solo un principio fondativo del movimento, ma è anche un presidio di democrazia fin dai tempi dell’antica Atene. Come ho detto più volte, dovrebbe diventare una legge costituzionale, quantomeno per le cariche più importanti, come peraltro fece il congresso degli Stati Uniti dopo la morte di Roosevelt, che fu l’unico presidente americano ad aver fatto più di due mandati".

Torniamo al rapporto con Conte. "Sono d’accordo con tutte le cose che dice. Che poi sono tre. D’altra parte come si fa a non essere d’accordo sul fatto che la guerra, la povertà e le malattie siano cose brutte? Semmai vorrei aggiungerci qualche cosa bella, come il voto dei cittadini europei alle elezioni politiche nei paesi di residenza e non di cittadinanza, prodotti il cui prezzo incorpori costo sociale di produzione e trasporto, piattaforme di democrazia diretta e di cittadinanza attiva. Tutte cose di cui parlavamo regolarmente con Casaleggio e altri", spiega Grillo. Che rilancia la formula degli incontri con il guru del M5s, allargati a mondi che gravitano attorno al Movimento: "Mi piacerebbe riprendere a fare gli stessi incontri che facevamo con Casaleggio. Quindi non solo con Conte, ma anche con chi vuole darci una mano a tracciare la rotta dei prossimi anni. Sono proprio questi incontri che ci hanno portato a diventare la prima forza politica del paese".

Secondo il suo garante, a ogni modo, per rilanciare davvero il Movimento "non possiamo discutere solo di regole di funzionamento interne, ma dobbiamo tornare a proporre idee radicali e visionarie, smarcandoci da una collocazione che è vecchia e superata da decenni. Parlare di sinistra e destra è come parlare di ghibellini e guelfi". Così come uno dei punti dovrebbe essere il rilancio dello strumento per le consultazioni interne (e non solo): "Negli ultimi anni ci siamo logorati in beghe di voto che non avevano nulla a che fare con la democrazia diretta, ma riguardavano solo lotte di potere fra anime diverse del Movimento. La democrazia diretta, tra l’altro, dovrebbe estendersi a tutti i cittadini, come già avviene in paesi ben più prosperi del nostro e come potrebbe estendersi molto di più con il supporto della tecnologia", spiega Grillo. Il quale, nel suo intervento, difende pure una misura come il Superbonus, che in ultimo anche la Banca d'Italia ha giudicato dannosa per i conti pubblici: "Come per ogni cosa il problema stava nel metterlo a punto, non nel sostenerlo prima e demonizzarlo poi, scatenando una caccia alle streghe, che tutt’al più sono befane", sostiene il comico. "Non dimentichiamoci che quando fu approvato c’era bisogno di un forte stimolo alla ripresa, che ha funzionato: un tempo si diceva che bastasse perfino scavare buche e poi riempirle. Poi, ovviamente, si sarebbe dovuto correggere il tiro, e non chiudere i rubinetti di colpo scatenando una corsa agli sportelli del Superbonus… Comunque è presto per vederne gli effetti di lungo termine". 

Todde: "Il M5s non è un movimento padronale"

Intanto oggi la presidente della Sardegna Alessandra Todde ha risposto a Grillo. "Mi sono stufata di quelli che, quando si vince, la vittoria è di tutti e quando si perde è di uno solo: il M5s non è padronale, è una comunità di persone, una classe dirigente che deciderà liberamente cosa fare del proprio futuro", ha detto Todde a margine di una seduta della giunta regionale. "Sono stufa di chi in maniera estemporanea adesso propone ricette quando si tratta degli stessi personaggi che non ho visto in campagna elettorale, forse non sono neanche andati a votare. Io ritengo che si deve fare politica con la P maiuscola, politica matura e soprattutto confrontandosi sui temi e sulla propria identità, questo percorso lo faremo, lo faremo al più presto e lo faremo con il presidente Conte".

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