L'intervista

“Anche il Pd pensi alla natalità. È sbagliato demonizzare gli incentivi alla maternità”. Parla Delrio

Gianluca De Rosa

L'ex ministro invita i dem a non bollare il reddito di maternità proposto da Gasparri come un "ricatto economico alle donne per non abortire". "È un argomento importante, bisogna dialogare, non fare una guerra ideologica"

“Per sostenere la maternità una strada già c’è ed è quella dell’assegno unico per i figli a carico. Per aiutare madri e genitori in stato di povertà bisognerebbe migliorare e finanziare con più risorse quello strumento. Poi certo, davanti a un argomento così importante ben venga qualunque iniziativa, anche se quella non è la soluzione migliore”. Graziano Delrio, ex ministro delle Infrastrutture, ex capogruppo del Pd al Senato, è tra le voci più ascoltate dai cattolici dem. Interviene sul dibattito che si è scatenato dopo che è stato depositato al Senato un pdl, a prima firma del senatore di FI Maurizio Gasparri, per l’ “istituzione del reddito di maternità”. Ma lo fa con toni e argomenti decisamente diversi da quelli della maggior parte degli esponenti del suo partito. 


 Sin dall’uscita della notizia diversi dirigenti del Pd hanno bollato l’iniziativa di Gasparri – che sarà presentata in conferenza stampa al Senato domani – come “una forma d’induzione a non abortire”, “un ricatto contro le donne”, “un provvedimento medievale”. In concreto, la proposta del senatore di FI prevede di fornire un bonus mensile di mille euro, fino al quinto anno di età  del bambino, alle donne sole o alle famiglie con reddito Isee inferiore a 15 mila euro  attraverso la mediazione dei consultori pubblici o dei medici di base. L’obiettivo sarebbe quello di mobilitare risorse e individuare soluzioni di sostegno alle donne per affrontare il disagio economico e sociale che alimenta la crisi demografica in Italia e che a volte, lo si legge nel provvedimento, porta a “interruzioni di gravidanza motivate dall’incidenza delle condizioni economiche”.  L’alzata di scudi contro il il progetto di legge è arrivata  proprio dalle file del Pd. Delrio però invita anche i suoi compagni di partito a ragionare senza facili schematismi ideologici, abbandonando un armamentario retorico utile solo a demonizzare l’avversario senza affrontare il problema. “Guardi – dice – ben venga ogni iniziativa che sostiene la maternità, il tema è davvero molto importante ed è giusto che i partiti se ne occupino. Ritengo però che sarebbe molto meglio mettere più soldi su congedi parentali e assegno unico che sono il vero asse portante per favorire maternità e natalità. Sono le riforme strutturali a fare la differenza, non lo dico io, ma lo dimostrano i dati Istat. Con leggi spot l’effetto è decisamente minore. Credo sia questo l’argomento con il quale contrastare questa proposta, non negare il fatto che esiste un problema. L’inverno demografico e la povertà minorile sono dei pesi enormi ai piedi di un paese sviluppato. L’assegno unico può essere efficace per affrontare entrambi i problemi”.

 

Delrio d’altronde è il padre, oltre che di nove figli, della riforma che ha introdotto anche in Italia l’assegno unico, all’epoca era capogruppo del Pd al Senato. “Abbiamo studiato a lungo – dice –  per capire quale fosse lo strumento migliore per sostenere le famiglie ad avere figli, e ne è nata una riforma che, ricordo, fu convintamente votata anche da Giorgia Meloni e dal suo partito. Ora, senza spaccarsi in fazioni con proposte che si prestano allo scontro politico, alla maggioranza basterebbe dare a quella misura le risorse necessarie per renderla ancora più efficace. Come potremmo anche noi dem dire di no?”. E però intanto dentro il Pd si è scatenato il putiferio. Il successore di Delrio a Palazzo Madama, l’attuale capogruppo del partito Francesco Boccia ha attaccato in maniera molto netta la proposta di Gasparri con argomenti assai meno dialoganti. “Promettere denaro a chi non abortisce – ha detto Boccia – è un ricatto economico sulla pelle delle donne. L’aborto non è mai una scelta facile ma è un diritto. E le donne che decidono di abortire non possono essere trattate come delle persone inconsapevoli che hanno bisogno di essere convinte con dei contributi economici. Quando ci troviamo di fronte ad aborti siamo di fronte, probabilmente, a gravidanze indesiderate e la scelta delle donne va rispettata, non indotta economicamente”. Delrio sull’argomento invece invita tutti alla calma. “Non vorrei commentare le reazioni degli altri”, premette. “E però  su certi temi  che riguardano la vita di tutti, a prescindere dalle posizioni politiche, sarebbe meglio non dividersi in destra e sinistra, ognuno con i suoi tic ideologici. Anche perché una cosa è certa e va detta in modo molto chiaro:  il tema demografico è una emergenza assoluta, non una questione secondaria. Tutti i partiti dovrebbero affrontarla con questa consapevolezza”.