“L'aeroporto intitolato al Cav? Lo avevo detto 11 anni fa ma tutti ridevano”. Parla Rotondi (che aveva previsto tutto)

Gianluca De Rosa

Il democristiano ex ministro del PdL, in un tweet del 2013, profetizzava l'intitolazione. Oggi dice: "Pper una figura così immensa non aveva senso aspettare 10 anni. Ma per creare una memoria condivisa in questo paese bisogna quasi imporla. Intitolare l'aeroporto di Sassari a Berlinguer? Perché no"

“Tutti ridevano ma alla fine ho sempre ragione”. A sghignazzare questa volta è Gianfraco Rotondi, anche detto da oggi, il profeta. Fu lui infatti 11 anni fa a vergare su Twitter, tra le repliche dileggianti di tanti, queste righe: "Oggi ti dico che finirà tra vent'anni quando decollerai da Parigi Charles De Gaulle e atterrerai a Roma Silvio Berlusconi". Era l'ottobre del 2013 e Rotondi difendeva sui social il Cav. per cui la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato aveva appena votato a maggioranza la decadenza da senatore dopo la condanna definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset. Alla fine aveva ragione lui, anche se aveva sbagliato città, Milano Malpensa si chiamerà aeroporto internazionale Silvio Berlusconi"Abbiamo fatto anche prima", dice adesso Rotondi, che da democristiano oggi è deputato con FdI.

 

 

Intanto però è esplosa la polemica. Il Pd vuole vederci chiaro e presenta un'interrogazione parlamentare, il M5s parla di "repubblica delle banane" e persino il sovrintendente della Scala di Milano, Dominique Meyer, firma l'appello della Cgil chiedendo piuttosto di intitolare lo scalo aereo a Carla Fracci. “Guardi - dice lex democristiano - tempo fa un ex premier della Dc mi raccontava di aver parlato a suo tempo con Mitterand che si espresse così ‘Napoleone, De Gaulle, Mitterand è la Francia',  voleva dire che le divergenze politiche davanti al muro della Storia spariscono, e infatti lì hanno strade, piazze e aeroporti dedicate a tutte queste grandi figure, in Italia invece  la faziosità  è tale che questo non può accadere e infatti non intitoliamo un bel niente neppure a Fanfani o De Gasperi, perché siamo un paese in cui la divisione tra guelfi e ghibellini è eterna”. In un certo senso però questa scelta è un colpo di mano, la figura di Berlusconi resta divisiva. “C’è bisogno anche da noi di una memoria condivisa, in questo caso la si sta in effetti quasi imponendo, ma in un paese del genere forse è l’unica strada. Era proprio quello che dicevo 11 anni fa quando feci quel tweet Berlusconi era appena stato condannato con un pastrocchio giudiziario per frode fiscale e la sinistra lo cacciava dal parlamento, io dicevo questo ‘adesso i vincitori siete voi e fate condannare Berlusconi’ a un certo punto vinceremo noi e gli intitoleremo un aeroporto, così è andata, ma vedo che anche a sinistra dopo la morte in tanti stavano riconoscendo la straordinarietà della figura”. E però è passato solo un anno dalla morte, normalmente per le intitolazioni toponomastiche si aspettano 10 anni, il Pd e il sindaco di Milano Beppe Sala dicono proprio questo. “Berlusconi è una figura talmente immensa che non era necessario, ma questo non è il primo caso di intitolazione prima di dieci anni”. 

Ma torniamo alla memoria condivisa, come si fa ? “Beh, vedo che Giorgia Meloni ad esempio è andata a visitare la mostra di Berlinguer rendendo omaggio a un grande leader della sinistra, mi sembra questa alla strada giusta”.  Se la sinistra chiedesse di intitolare l'aeroporto di Sassari a Berlinguer cosa fareste? "Eh perché no, io sarei assolutamente favorevole".