La situa
Patrioti europei, sì, ma per difendere quale patria?
Quello che unisce Orbán, Salvini, Le Pen e anche Vox è la vecchia battaglia dell'antieuropeismo. In pratica un'Europa non troppo diversa da quella che vorrebbe Putin
La nascita dei così detti Patrioti in Europa è una delle notizie politiche più interessanti della settimana. I Patrioti, in Europa, hanno diversi parlamentari, non conteranno molto perché saranno fuori dai giochi, ma dal punto di vista mediatico avranno i mezzi per provare a movimentare il quadro politico puntando su una vecchia battaglia: l'antieuropeismo. Quello che unisce Orbán, Salvini, Le Pen e anche Vox, il partito di estrema destra spagnolo che ha tradito Meloni uscendo da Ecr per entrare a far parte dei Patrioti, è questo, prima di tutto.
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È un'idea dell'Europa diversa rispetto a quella che hanno i partiti che dovrebbero far nascere la nuova maggioranza europea. Un'idea di un'Europa all'interno della quale l'Europa non deve fare di più ma deve fare di meno, deve occuparsi di poche cose, deve dare più spazio agli stati sovrani, deve muoversi sempre di meno come un blocco compatto e deve muoversi sempre di più con l'idea di non impicciarsi degli affari dei singoli paesi. Si potrebbe dire, tra parentesi, che l'Europa sognata dai Patrioti è un'Europa non troppo diversa da quella sognata da Putin. Ma il punto politico è un altro: i Patrioti europei nascono per diventare i troll in servizio permanente effettivo della destra europeista e quello di cui presto Meloni si accorgerà è che gli avversari più temibili in Europa saranno quelli che si trovano a destra e non quelli che si trovano a sinistra.