Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida all'Assemblea nazionale Coldiretti (foto Cecilia Fabiano/LaPresse)

Flop in Italy

“Lollo-Coldiretti disastro agricolo per l'Italia”. Parla Caramiello (M5s)

Francesco Gottardi

“Non possiamo avere un ministro subalterno di Coldiretti”, dice il deputato in Commissione Agricoltura alla Camera. “La presidenza del Copa sarebbe una vittoria per il paese: si pensi a fare squadra”

Roma. L’appello è univoco. “Basta litigi”, dice Alessandro Caramiello (M5s), dalla commissione Agricoltura alla Camera. “Il ministro Lollobrigida deve smetterla di farsi dettare la linea da chi ha più iscritti”. Cioè Coldiretti, il cui ostracismo verso il presidente di Confagricoltura rischia di costare caro al paese. “Oggi Massimiliano Giansanti è il numero due del Copa (il Comitato delle organizzazioni professionali agricole, ndr), cui l’Italia mai ha avuto il prestigio di essere a capo. Questa occasione ora c’è. E significa arrivare a contare in Europa sulla Politica agricola comune”. Vista la nostra irrilevanza a Bruxelles, non sarebbe cosa da poco.

“Succede però che Coldiretti attacca”, continua il deputato. “Che Lollobrigida non riesce a fare sintesi, né a far sedere al tavolo tutte le parti in causa. E oltre agli slogan non sa andare. Così versiamo nel più totale fallimento amministrativo, senza programmazione o strategie”. Caramiello non lo dice ma come se: dalle parti del ministero si procede ad cazzum. “Invece gli agricoltori hanno bisogno di risposte chiare. Scesero in piazza contro la Pac ma anche contro le scelte scellerate di questo governo. Non possiamo avere un ministro subalterno di Coldiretti. E oltre gli screzi, Ettore Prandini”, il numero uno dell’associazione, “deve capire che la presidenza del Copa a Giansanti non sarebbe un punto per Confagricoltura. Ma la vittoria di tutta l’Italia. Di tutto il Made in Italy, altrimenti debole”.

Altro che marchio d’origine, insomma: l’asse Lollo-Coldiretti è sovranismo sabotatore. “Dobbiamo cambiare paradigma”, esorta Caramiello. “Andiamo avanti solo a nomine di commissari straordinari perché la situazione ordinaria è un disastro. Il ministro non è in grado di gestire le problematiche dell’agricoltura. Ho appena depositato un’interrogazione a riguardo. Urgono azioni concrete”.

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