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Elezioni anticipate, chi ci crede?
Perché Renzi sostiene da settimane che a suo modo di vedere il governo Meloni non arriverà alla fine naturale della legislatura? Qualche spunto
Il senatore Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio e leader di Italia viva, sostiene da settimane che a suo modo di vedere il governo Meloni non arriverà alla fine naturale della legislatura. Nel raccogliere consensi Renzi non è più quello di una volta, si sa, ma nell’annusare l’aria il talento dell’ex presidente del Consiglio e sempre lo stesso e vale la pena dunque prendere sul serio la sua previsione.
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Perché, dunque, Renzi sostiene che il governo Meloni potrebbe cadere prima del previsto? Il calcolo di Renzi è semplice. La luna di miele tra il governo e l’opinione pubblica non dura più di due anni. A ottobre 2024 il governo festeggerà i suoi primi due anni. Da quel momento in poi la discesa potrebbe essere inevitabile. E se si aggiunge il fatto che nel 2026 dovrebbe esserci, salvo sorprese, il referendum costituzionale sul famoso premierato, sempre che la riforma non si vada a inabissare, viene naturale chiedersi se a Meloni non convenga fare quello che sostiene Renzi: capitalizzare il suo consenso residuo facendo saltare la maggioranza con un qualsiasi pretesto e arrivare all’appuntamento con il referendum sul premierato senza aver paura di celebrare un referendum destinato a essere prima di tutto sulla premier. Per non parlare poi del fatto che andare a votare un po’ prima del 2027, anticipando dunque la possibile fase calante del consenso di Meloni, consentirebbe al centrodestra di avere maggiore voce in capitolo quando si andrà a scegliere il successore di Mattarella nel 2029. Fantapolitica o realtà? Chissà.