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L'ultima gaffe di Sangiuliano: "Celebriamo i 2 secoli e mezzo di Napoli", ma in realtà sono 2500 anni
Il ministro della Cultura aveva promesso di farci divertire con un la pubblicazione di un suo libro dal titolo "Le gaffe degli altri". Per ora gli unici a divertirci siamo noi, mentre lo vediamo confondersi sulla data di fondazione della città dove è nato. E licenzia il social media manager
Qualche settimana fa il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva promesso l'arrivo di un libro dal titolo "Le gaffe degli altri", una raccolta di "inesattezze dei commentatori e degli avversari politici: così ci divertiremo". In attesa che arrivi nelle librerie (chissà quando) gli unici a divertirsi, per il momento, continuano a essere i suoi followers sui social. Protagonista dell'ultima gaffe del ministro è infatti un post su Instagram dove l'ex direttore del Tg2 ha ridotto la storia di Napoli, la sua città di nascita, ad appena 250 anni.
Sangiuliano ha voluto annunciare, attraverso una card social, l'istituzione del Comitato nazionale "Neapolis 2500", un comitato che ha lo scopo di "celebrare la storia, la cultura e l'arte della città di Napoli e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della nazione, nonché alla formazione dell'identità italiana". La nascita di questo organo è stata approvata durante l'ultimo Consiglio dei ministri di oggi, era contenuta dentro al decreto Omnibus.
Il prossimo anno, nel 2025 saranno infatti 2.500 anni dalla fondazione di Neapolis, la "Napoli antica", fondata secondo la tradizione il 21 dicembre del 475 a.C. Sono trascorsi quindi 2.500 anni, e non due secoli e mezzo, come ha scritto in un primo momento il ministro Sangiuliano (o meglio, diamogli questo alibi: i suoi social media manager) nel post su Instagram opportunamente cancellato e poi ripubblicato con le dovute correzioni. Qualche ora dopo è stato infine svelato il colpevole: a commettere l'errore, dice il ministro in un tweet, è stato "evidentemente" il suo social media manager, di cui Sangiuliano ha accetto le dimissioni. Un errore fatale.
Il comitato avrà il compito di celebrare la nascita della città, la sua storia, la sua cultura, e, ovviamente, il suo sviluppo nel corso del tempo. I progetti per la celebrazione dell'anniversario saranno ovviamente definiti più avanti, magari senza errori di calcolo. Perché va bene le gaffe degli altri, ma attenzione anche a quelle fatte in proprio.