Matteo Salvini con un cesto di fichi - foto Ansa

Alte temperature

Le differenze estive tra Salvini che bercia e non dice niente e Schlein che lascia fare a Renzi

Salvatore Merlo

Il ministro dei Trasporti è enciclopedico: parla di tutto, dalla "puntualità" dei treni al vaiolo delle scimmie. E si fa fotografare con tutto, fichi compresi. Dall'altro lato invece la segretaria dem è scomparsa, al mare, sotto l'ombrellone. L'invidia della Lega per il Pd dev'essere tanta

L’amore per le cose superflue non è sempre da deplorare, come si potrebbe credere con frettolosa intransigenza, perché l’inutile e il gratuito servono talvolta a darci un senso meno avaro della vita e a farci sopportare con migliore lena le cose necessarie e ardue che la sorte ci impone. Questa è la ragione per la quale ci piacciono tutte le dichiarazioni estive (ma anche tutti i selfie) del ministro Matteo Salvini, il quale, avendo praticamente parlato (ed essendosi fotografato: domenica anche coi fichi) senza apprezzabili soste pure a Ferragosto, è riuscito a non dire mai nulla, mantenendosi rigorosamente fedele a una costante e tenace inutilità. Inutile, ma presente.
 

E non vogliamo nemmeno accennare alle dichiarazioni delle ultime ventiquattr’ore, che si contano in circa 135 lanci e pezzi di agenzie varie: su Vannacci, sulla “puntualità” dei treni (non è Lercio), su Fitto commissario in Europa, sull’aeroporto Silvio Berlusconi, sulle Olimpiadi, sulla scuola pubblica, sull’immigrazione, sulla Cina, sulle tasse, sulla Fornero, sul vaiolo delle scimmie (Salvini è enciclopedico) e infine pure sul “giro d’orizzonte” in Puglia con Meloni (e qua uno deve provare a immaginarsi con raccapriccio la povera Meloni che si affaccia all’orizzonte, così prodigo ai poeti e agli innamorati, e chi vede invece l’infelice? Salvini). Ma, come dicevamo, non è di questo che vorremmo parlare.
 

Piuttosto non possiamo fare a meno di notare l’invidia della Lega per il Pd. Quelli hanno il segretario iperattivo in estate, ma quegli altri hanno il segretario fantasma. Il Pd in questi giorni di caldo è ossessionato da una sola domanda: “Dove sta Schlein? Perché Renzi fa il capo del centrosinistra e attacca ricambiato la premier Meloni?”. Il fatto è che ella, anzi Elly, non c’è. È in ferie. Al mare. È scomparsa sotto l’ombrellone. Anche nella Lega vorrebbero un segretario così. Uno a cui a volte capita di aprire la porta del suo ufficio avvertendo di non voler essere disturbato: “Io non esisto”, mentre gli uscieri, inchinandosi, gli rispondono immediatamente: “Lo sappiamo”.

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  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.