A Reggio Emilia

Un * per unire le opposizioni: da Conte a Calenda tutti alla festa dell'Unit* di Schlein

Gianluca De Rosa

Igor Taruffi ha presentato il programma della festa del Pd. Ci saranno anche Fratoianni, Bonelli e Magi. Per Italia viva Maria Elena Boschi. A benedire la linea "testardamente unitaria" della segretaria ci penserà il papà dell'Ulivo Romano Prodi

A benedire l’aspirante federatrice ci sarà anche il fu federatore, quello a cui tutti alla fine si riferiscono quando dicono che il Pd è “testardamente unitario”. E chissà se il papà dell’Ulivo, Romano Prodi, che da queste parti non si vedeva da anni, darà a Elly Schlein un benedicente bacio in testa, come quello rifilato da Joe Biden a Giorgia Meloni che nei mesi scorsi ha mandato in confusione conservatori e progressisti di tutto il globo terracqueo. All’ex Campovolo di Reggio Emilia, oggi Iren Green Park, terra di concerti oceanici a un passo dall’autostrada, dal 23 agosto all’8 settembre va in scena la festa nazionale dell’Unit*, versione fluida, femminista e schleinianissima della più tradizionale festa dell’Unità. Sarà forse l’asterisco, fatto sta che la kermesse organizzata dal fidato uomo macchina Pd Igor Taruffi ha ambizioni ultra inclusive: è il primo evento per cercare di unire da un capo all’altro tutti i partiti di opposizione per, come recita il titolo della festa che sarà lo stesso dell’intervento conclusivo della segretaria Elly Schlein l’8 settembre, “Costruire l’alternativa”. A Giorgia Meloni e al centrodestra ovviamente.
 

Cercansi alchimie portentose. Sintesi inimmaginabili. Da Conte a Renzi, passando per Carlo Calenda, Nicola Fratoianni, Riccardo Magi e Angelo Bonelli. A esclusione del leader di Iv, che sarà sostituito da Maria Elena Boschi, ci saranno tutti. Un miracolo emiliano – che proprio in questa regione intanto sarà messo alla prova a novembre – inferiore forse solo al tentativo di mettere d’accordo i fan di Ligabue, re di questa terra, e i supporter di Vasco. E d’altronde l’intera festa sarà un laboratorio del campo largo, o alternativa che dir si voglia. A uno a uno sfileranno i leader di tutti i partiti di opposizione intervenendo alle decine di panel tematici  su lavoro, sanità, ambiente, diritti e politiche industriali, che in fondo altro non sono che un abbozzo di programma, un prontuario di massima utile in tanto per marciare uniti contro il governo. Ecco dunque l’ex segretario Pier Luigi Bersani  con la governatrice M5s della Sardegna Alessandra Todde in un panel contro l’autonomia differenziata. La delegazione grillina (anche se di questi tempi sarebbe meglio definirla contiana) sarà foltissima.
 

Ci saranno anche l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, l’ex presidente della Camera Roberto Fico e la senatrice Maria Castellone. Ma soprattutto ci sarà Giuseppe Conte. Dialogherà con il candidato governatore dell’Emilia-Romagna di tutte le opposizioni Michele De Pascale. A Carlo Calenda invece toccherà parlare di politiche industriali. Il segretario di Più Europa Riccardo Magi discuterà di eguaglianza e diritti con Alessandro Zan. Mentre Nicola Fratoianni sarà sul palco insieme alla neo sindaca di Firenze Sara Funaro. Il capo dei verdi Angelo Bonelli parlerà di cambiamento climatico. Per Italia viva ci sarà Maria Elena Boschi. La deputata parteciperà a un dibattito sulla cittadinanza, tema scottante di  questi tempi. Non poteva mancare ovviamente il segretario della Cgil Maurizio Landini. Ma saranno presenti anche gli altri due capi dei segretari confederali, Pierpaolo Bombardieri (Uil) e Luigi Sbarra (Cisl).
 

Alla festa non mancherà un nume tutelare pop, già finito come effige della nuova tessera Pd: Enrico Berlinguer. Allo storico segretario del Pci sarà dedicata la sala principale della kermesse. Inoltre, durante tutta la durata della festa sarà ospitata la mostra, visitata nei mesi scorsi a Roma anche da Meloni. A ricordare l’ex segretario ci saranno anche Walter Veltroni e la figlia Bianca.

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