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La polemica

Ora la Lega usa Berlusconi per attaccare Tajani sullo ius scholae

Riccardo Carlino

Il Carroccio pubblica sui social un video in cui il Cav. spiega perché non bastano cinque anni di scuola per concedere la cittadinanza italiana ai bambini stranieri. Ma non dice che pochi anni dopo il fondatore di Forza Italia avrebbe cambiato idea

La spinta aperturista di Forza Italia su nuove formule per concedere la cittadinanza agli stranieri proprio non va giù a Salvini, il quale non fa che rimarcare la propria contrarietà all’introduzione dello ius soli o del più temperato ius scholae in Italia. Da un lato c’è la premier, che non si espone troppo sul tema (pur rifiutando con nettezza modalità d’accesso più veloci alla cittadinanza). Dall’altro lato c’è il leader della Lega che giorno dopo giorno lancia frecciate all’alleato azzurro, in un climax ascendente che va dalle semplici dichiarazioni, passando per il niet di Vannacci o collage con i volti di Tajani e Schlein nella stessa foto (a sottolineare una comunanza d’intenti). Fino ad arrivare a utilizzare il volto, la voce e le parole di Silvio Berlusconi per sferrare un nuovo attacco al leader azzurro. Così, sui profili social della Lega oggi è stato postato un video che mostra uno spezzone di Berlusconi ospite a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio (ancora in epoca Rai) del 18 febbraio 2018, su cui campeggia la scritta a caratteri cubitali “No Ius Soli e Ius Scholae, Parola del grande Silvio”.

 

 

Le parole “inequivocabili” sono, per l’appunto “No, lo ius soli noi non lo vogliamo. Intanto perché i trafficanti di uomini avrebbero un argomento forte per dire: ‘Guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che in passato’". Poi, la sferzata sullo ius sholae: secondo Berlusconi servirebbe quantomeno un esame anche dopo 5 anni di ciclo scolastico, perché “alcune persone che abbiamo avuto modo di conoscere ancora vogliono la donna segregata e velata, odiano i cristiani (…) odiano lo stato italiano”. In poche parole “non possiamo dare loro la cittadinanza italiana soltanto perché hanno frequentato una scuola, ma sono nella loro famiglia rimasti quello che erano. E hanno parole di comprensione per il terrorismo”.

Il Carroccio, e Salvini in primis, hanno così usato la figura sacra del fondatore di FI per colpire l'attuale leader, a cui sostanzialmente viene dato del bugiardo. Fin dall’inizio di questo dibattito - poco dopo l’oro olimpico della squadra femminile di pallavolo e le dichiarazioni di Vannacci su Paola Egonu - Antonio Tajani ha fatto parecchi riferimenti al Cav. sostenendo che fosse d’accordo sullo ius scholae. Una posizione che continua a evidenziare con fermezza anche dopo questa ennesima frecciata, precisando come la contrarietà di Berlusconi fosse sui cinque anni di studi, ma non su dieci

Tutto ciò sembra confermato da una nota rilasciata il 4 luglio 2022, in cui l'allora leader di Forza Italia si mostrava favorevole “a norme che consentano ai giovani immigrati che frequentino un intero ciclo scolastico di ottenere la cittadinanza”, pur bocciando la proposta di ius scholae giunta da sinistra, che prevedeva un ciclo scolastico di cinque anni.

Non è la prima volta che la Lega scippa il Cav. a Forza Italia. Poco più di un mese fa il vicepremier e ministro delle Infrastrutture ha rivendicato a gran voce l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, suscitando il nervosismo di Marina e Piersilvio, molto critici sui tempi e i modi dell’iniziativa.