Genny nove secondi e mezzo

La magnifica vita della consigliera di Sangiuliano, viaggi, eventi, casinò. Lui l'abiura. "Un complotto"

Carmelo Caruso

Caso Boccia. La nomina è stata bloccata dal ministero, ma lei adesso non risponde ai funzioanari. Si temono i favori che ha ricevuto in nome di Sangiuliano

Genny Sangiuliano, cinquanta sfumature di ricotta. Un altro complotto. Gli amici del Christian Grey della Cultura: “Questa signorina Boccia è una millantatrice che vuole colpire il ministro, non si esclude la mano renziana”. Evoluzione del caso Genny nove secondi e mezzo. Adesso quattro. La misteriosa di Pompei, Maria Rosaria Boccia, la consigliera che dice di essere sua consigliera, ma che non lo è, è stata diffidata con una mail dal capo di gabinetto di Sangiuliano: “Gentile Boccia, sul suo profilo  è apparsa la notizia della sua nomina, nomina non rilevabile al ministero, la preghiamo di rimuovere la notizia”. Con il cavolo che la rimuove. Il ministero, in una nota, targata fonti,  “mai pagati viaggi o soggiorni, la dottoressa era presente in virtù della conoscenza personale”. Boccia ha bloccato sui suoi profili social tutti i funzionari del ministero, non risponde alle loro  chiamate, mail.  Genny l’abiura. La storia fa tremare. Genny infinocchiato.
 


Sono stati gli uffici ministeriali a bloccare la nomina di Boccia, la misteriosa di Pompei. Da due anni, entra alla Camera, organizza conferenze con ministri, sottosegretari di centrodestra, si presenta come presidente di due comitati scientifici, due intergruppi parlamentari. Uno, per la dieta mediterranea, l’altro, per la “cultura della bellezza, medicina estetica”. Tutti pensano che sia un medico. Per nulla. Grazie a queste cariche fasulle (gli intergruppi sono associazioni che non esistono) organizza eventi, serate di gala, si fa sponsor di categorie. Fa lobbying e fa fesso un ministro, un governo che presiede il G7. Attenti, non   è gossip, primo, perché nel privato è stata la famiglia Meloni a portarci, con le sue  confessioni Mocambo; secondo, perché questa storia  racconta, ancora, come sia possibile  accreditarsi e buggerare un governo peggio dei comici russi che aggirarono la nostra diplomazia e la premier. Boccia aggancia parlamentari di Noi Moderati, Forza Italia, Lega e FdI. Il salto avviene con Sangiuliano. Da quando inizia ad accompagnarlo  nessuno si chiede più: ma chi è questa “dottoressa” che sarebbe laureata in Economia? Per tutti è la “consigliera” anche perché la sua presenza con Sangiuliano è pubblica.
 

A Polignano a Mare, il 14 luglio, Sangiuliano e Boccia vengono fotografati in piscina, scatto pubblicato da Dagospia, con Giuseppe Cruciani che dice al Foglio: “Mi sembra che non avesse nulla da nascondere. Nello stesso albergo oltre a me c’erano Marco Travaglio, Luca Telese. Li hanno visti tutti e non c’era nulla di male. Per me era una collaboratrice del ministro. Quale sarebbe il problema?”. Per Pd e Iv il problema è il rapporto con Sangiuliano venduto da Boccia a medici, comuni, sindaci d’Italia, l’idea “posso arrivare al ministro, dite pure a me”. Nella nota targata “fonti”, il ministero ripete che “non sono mai stati pagati viaggi e soggiorni”. Genny di ricotta fa pure il bulletto: “Saranno valutate azioni legali nei confronti di chi affermerà il contrario”. L’ha lanciata  lui e vuole spaventare chi gli chiede “ma non è che ti ha infinocchiato?”. Gli amici di Genny ipotizzano pure che Pompei sia un feudo renziano e “che forse Renzi vuole fare il tranello a Genny. L’ha mandata lui”. Siamo alla spiegazione apocalisse. Boccia in questi mesi si fa portatrice d’interessi e chiede leggi, sconti Iva per ritocchini estetici. Il 23 maggio del 2023, alla Camera, riesce a sedersi accanto a Lollobrigida e il sottosegretario Gemmato, sempre come presidente del comitato scientifico (questa volta della dieta mediterranea) e trascina ministri a Pompei. Il 7 agosto 2023, Lollobrigida presenta nella città campana la candidatura Unesco della cucina italiana. Pompei è anche candidata come capitale della Cultura 2027.  Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio: “La conosco da quando era piccina. È stata brava.
 

Ad aprile ha organizzato il Festival della Bellezza, un evento che è riuscito bene”. Ne organizza uno anche a Sanremo questo febbraio  (partecipa anche al festival, ci sono le foto) al casinò, dove invita deputati, medici, e offre alloggi. Come paga? Eventi significano  sponsor, patrocini, denaro. La verità, dagli uffici del ministero: “Boccia potrebbe tirare fuori un carteggio con gli uffici del ministero”. Ma dove si trova adesso Boccia? Nella notte di mercoledì, sul suo profilo Instagram, l’influencer, presidente anche della fantomatica associazione Fashion Week Milano Moda, (la Camera della Moda ha preso le distanze) continua a rispondere ai messaggi di complimenti  per la nomina che non esiste. Posta anche una fotografia per far sapere che sta andando a Venezia. Al ministero scatta l’allarme. Tutti temono che stia arrivando per parlare con i giornalisti. Genny di ricotta è alla Mostra del Cinema ma non risponde alle domande, parla solo del Vasari.
 

Nel pomeriggio riparte per Roma. Lei, Boccia, aggiunge le foto di un albergo che i veneziani individuano. È il Westin Europa e Regina. Chi la cerca in albergo si sente rispondere: “Qui non risulta nessuna Boccia”. Perché postarle? Servirebbe a terrorizzare Sangiuliano. Cosa si teme? Viene escluso che i viaggi di Boccia siano stati pagati dal ministero ma non si esclude che in molte città le sia stato spontaneamente offerto viaggio, alloggio, servizi per quella che era “la consigliera”. Ancora, chi è? La famiglia possiede un negozio di abbigliamento a Scafati e Boccia sarebbe pure docente all’università Vanvitelli. Il suo profilo Facebook continua a essere aggiornato  alla voce dettagli. Si legge che avrebbe un incarico di collaborazione alla Bocconi, ambasciatrice della moda ad Atene. Entrava al ministero, aveva accesso a documenti riservati. Il fesso è lui, il genio è lei.

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio