Renziani per Gualtieri

A Roma si prepara l'ingresso in giunta di Iv. Il sogno? Portare in maggioranza anche il M5s

Gianluca De Rosa

In Campidoglio l’hanno già ribattezzata “operazione campo largo”. Intanto l'ingresso dei renziani, come anticipato dal Foglio, potrebbe rendere più semplice per Iv lasciare la maggioranza di Bucci a Genova, sbloccando le trattative per una grande alleanza a sostegno di Andrea Orlando alla guida della Liguria

Una delega, magari solo simbolica, per celebrare l’ingresso in maggioranza di Italia viva. Come anticipato dal Foglio, il partito di Renzi potrebbe presto entrare a far parte dei partiti che a Roma sostengono il sindaco Roberto Gualtieri. Addirittura quest’ultimo potrebbe concedere un assessorato al partito, una ricompensa qualora davvero Italia viva togliesse il suo sostegno (e il suo assessore) alla giunta Bucci a Genova, pur di aiutare il percorso verso un campo larghissimo a sostegno di Andrea Orlando nella sfida di fine ottobre per la conquista della regione Liguria. La presenza di Iv nella maggioranza di Bucci è uno dei principali ostacoli all’accordo tra Pd e M5s in Liguria. L’operazione è sostenuta da Rete democratica, il nuovo correntone di cui fanno parte Claudio Mancini, deputato ascoltatissimo dal sindaco, Goffredo Bettini, massimo teorico del campo larghissimo, Matteo Ricci che è stato il manovratore tre giorni fa a Pesaro del ritorno di Renzi alla festa dell’Unità.


In Campidoglio l’hanno già ribattezzata “operazione campo largo”. “Non c’è dubbio che il sindaco coadiuvi il percorso nazionale per unire le opposizioni”, spiegano fonti capitoline. Eh si perché il sogno sarebbe portare in maggioranza persino il M5s, per offrire, dal comune più importante d’Italia, l’immagine plastica dell’alternativa a Meloni che potrebbe essere. Sembra difficile però convincere Virginia Raggi, che contro Gualtieri ha voluto correre a tutti i costi nel 2021 e si batte da due anni e mezzo dagli scranni dell’opposizione. Nel Pd però sognano che l’ex sindaca possa in qualche modo ricompensare Giuseppe Conte, ben più propenso alle alleanze con i dem, per l’eventuale agibilità politica recuperata, qualora davvero l’assemblea costituente grillina a ottobre cancelli il vincolo di mandato. L’ex sindaca, con le regole attuali, non può più candidarsi in nessuna competizione elettorale. Ma questa è fantapolitica. Intanto si ragiona su Italia viva. Quali tempi per l’ingresso in giunta? Bisogna prima vedere come andrà in Liguria. Le due cose si tengono. Intanto la notizia ha già cominciato a far discutere. Nando Bonessio, consigliere capitolino di Alleanza sinistra verdi dice: “Immagino non possa essere così, Gualtieri sa bene chi lo ha sostenuto lealmente e chi no. Rimettere mano alla giunta oggi sarebbe complicato. Ricordo che noi alle ultime europee in città abbiamo raggiunto l’11 per cento”.  Ma anche tra i consiglieri Pd, dove non mancano aspiranti assessori, si registrano alcune perplessità. “Io non ne so niente, lo apprendo dai giornali”, dice il dem Andrea Alemanni.


In Italia non mancano comunque diversi esempi di maggioranze che comprendono sia i 5 stelle, sia Italia viva. Due i casi principali: Bologna e Napoli. A cui si aggiunge anche Foggia. A Bologna il sindaco Matteo Lepore, nella veste di primo cittadino della città metropolitana, ha affidato a entrambi i partiti ruoli in giunta. Più complicato che qualcosa di simile possa avvenire a Firenze, dove l’astio tra Renzi e il suo ex delfino Dario Nardella ha portato Iv a non sostenere la neo sindaca Sara Funaro, appoggiando la candidatura di Stefania Saccardi (che però, è bene ricordarlo, è la vicepresidente della regione guidata dal Pd Eugenio Giani). Anche in Emilia, con l’assessore Mauro Felicori, Iv governa con il Pd.  

A Roma i due consiglieri capitolini di Iv, Valerio Casini e Francesca Leoncini, prima dell’estate si sono astenuti sull’assestamento di bilancio in Assemblea capitolina. Un primo gesto di distensione nei confronti del sindaco. Già in passato avevano votato con convinzione alcune delibere della maggioranza. A partire da quella (dove invece un pezzo della sinistra si è schierata contro Gualtieri) per la costruzione del nuovo termovalorizzatore. E d’altronde pur non essendo entrati in maggioranza né in giunta, già al ballottaggio i renziani, a differenza di Azione di Carlo Calenda, si schierarono con Gualtieri, con tanto di iniziativa comune dell’allora candidato sindaco con l’ex premier. E a ben vedere nella capitale un esempio di alleanza Pd-Iv già c’è. Il partito di Renzi è in maggioranza e nella giunta del XV Municipio guidato dal dem Daniele Torquati, dove ha anche un assessore.
 

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