Stelle cadenti

Grillo-Conte, è guerra totale. Il fondatore sul Blog: "Scegliere tra me e lui"

Gianluca De Rosa

In vista dell'assemblea costituente il comico genovese parla direttamente alla base: "Vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il M5S". E su Conte: "Non mi sembra si stia compiendo un’opera di rinnovamento, ma un’opera di abbattimento, per costruire qualcosa di totalmente nuovo"

E' forse la prima volta che lo stile di Beppe Grillo è diretto, asciutto, senza fronzoli. Nessuna metafora, immagine paradossale o gioco di parole. Il fondatore del M5s in un post pubblicato sul suo Blog dal titolo "Repetita iuvant" questa mattina va dritto al punto: "Ormai è chiaro come il sole: a ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle. La prima è di una politica che nasce dal basso, e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte".

Un attacco diretto all'ex premier e attuale presidente del M5s, per statuto, almeno fino al 2025, vero capo della baracca, e una chiamata diretta alle armi agli attivisti grillini, che arriva proprio all'indomani della visita del Garante a Roma.

"Il MoVimento - ricorda Grillo - è nato dall’idea che Gianroberto ed io abbiamo avuto di creare una forza politica diversa, un’alternativa ai partiti tradizionali, ormai incrostati da decenni di politici zombie, più attenti ai propri interessi che a quelli dei cittadini che dovrebbero rappresentare. Sapevamo fin dall’inizio che il pericolo di cadere nello stesso tranello incombe su ogni forza politica, perché ogni rappresentante tende inevitabilmente a mettere se stesso al centro, sacrificando l’interesse collettivo. [...] Proprio per questo, Gianroberto ed io abbiamo capito che, per creare un modello diverso dai partiti tradizionali, dovevamo stabilire alcune regole fondamentali, inviolabili".

 

A questo punto il comico genovese torna se quelli che considera "principi fondativi", "non negoziabili" che "se vengono scardinati fanno crollare le fondamenta di una casa che mattone dopo mattone abbiamo costruito insieme a voi in tutti questi anni". Parla ovviamente di nome, simbolo e, soprattutto, della regola dei due mandati, vero nodo dello scontro con Conte, già citati nelle scorse settimane in un post che aveva esplicitato lo scontro tra Giuseppi. Grillo chiedeva di escludere questi argomenti dalla discussione dell'Assemblea costituente, Conte gli rispose picche pochi minuti dopo, annunciando l'inizio della possibilità di inviare proposte per l'Assemblea, senza nessun limite sugli argomenti da discutere. Insomma, mettendo in discussione anche la regola sui mandati. Per questo dice Grillo: "Ad oggi non mi sembra si stia compiendo un’opera di rinnovamento, ma un’opera di abbattimento, per costruire qualcosa di totalmente nuovo, che nulla ha a che spartire con il MoVimento 5 Stelle". Al termine del post Grillo si fa minaccioso e ribadisce: "Ora - scrive - esplicito ancora di più quanto avevo inteso già fare con quel post, purtroppo ignorato dal presidente Conte: esercitare i diritti che lo Statuto mi riconosce in qualità di Garante, ossia custode dei Valori fondamentali dell’azione politica del M5s. E quindi, secondo quanto afferma l’art. 12, lettera a) numero 2, ribadisco che ci sono degli elementi imprescindibili del M5s che devono restare tali affinché il Movimento possa ancora dirsi tale: il nome, il simbolo e la regola dei due mandati. Repetita iuvant".

Nel post scriptum poi si leva qualche sassolino dalle scarpe, con un'altra frecciata a Conte.  "E' vero che 'nessuno deve temere una comunità che discute…ma nemmeno chi decide liste bloccate e abbracci mortali senza discuterne con la comunità".

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