IL CASO BOCCIA
Sangiuliano si dimette: "È in gioco la mia onorabilità". Meloni: "Uomo onesto". Al suo posto Alessandro Giuli
Il titolare della Cultura rassegna dimissioni irrevocabili con una lettera alla premier dopo il pressing per le rivelazioni di Maria Rosaria Boccia. L'ex direttore del Maxxi ha giurato al Quirinale
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Lascia con una lettera dove comunica che le sue dimissioni sono irrevocabili e che il “lavoro non può più essere macchiato da gossip”, dopo le rivelazioni di Maria Rosaria Boccia. Sangiuliano è il primo ministro del governo Meloni a dimettersi. Al suo posto è stato nominato l'attuale direttore del Maxxi, Alessandro Giuli.
"Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali", ha detto Meloni in una nota in cui comunica la nomina di Giuli. Era stato Sangiuliano a sceglierlo come direttore del Maxxi poco dopo l'insediamento del governo Meloni. Alessandro Giuli ha 48 anni, è romano, è stato condirettore del Foglio, direttore della rivista Tempi e per anni ha collaborato con il quotidiano Libero.
Giuli, dice Meloni nella nota, "proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi".
Alle 19 il nuovo ministro è salito al Quirinale per la cerimonia di giuramento. Come informa il Colle in una nota, Mattarella ha firmato questo pomeriggio il decreto con il quale su proposta della premier vengono accettate le dimissioni di Sangiuliano e nominato Alessandro Giuli.
Il caso Boccia-Sangiuliano raccontato dal Foglio