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Lo scontro

Grillo pubblica la lettera anticipata dal Foglio: “Timori sul voto, Giuseppe chiarisci”. La denuncia di Matano

Riccardo Carlino

Come anticipato da questo giornale Grillo in vista del voto dell'assemblea costituente vuole avere chiarimenti su "come saranno selezionati gli iscritti aventi diritto al voto" e sui criteri di cancellazione dei profili che sta avvenendo da alcune settimane. Un'ex consigliera comunale intanto denuncia su Facebook il blocco del proprio account 

Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog la lettera anticipata dal Foglio, indirizzata al comitato di garanzia e al presidente del M5s Giuseppe Conte. Il fondatore pretende chiarimenti in vista del voto dell’assemblea costituente di ottobre. Come raccontato da questo giornale Grillo chiede chiarimenti su diversi punti. In particolare su "come saranno selezionati gli iscritti aventi diritto al voto", secondo quale criterio nelle ultime settimane sono stati disattivat diversi profili considerati inattivi, e "la differenza fra gli iscritti prima e dopo" questo processo. Grillo non lo dice esplicitamente, ma con la lettera aleggia la possibilità che Conte stia cercando di eliminare i profili che alla prova del voto potrebbero esprimersi contro di lui. Il fondatore vuole avere chiarimenti anche su "quali esponenti del movimento hanno accesso all’anagrafica degli iscritti e quali di questi hanno il diritto di inviare loro comunicazioni e proposte", e su "che ordine di priorità è stato stabilito per setacciare le oltre 20 mila proposte 'risolutive' arrivate".

      

 

Tra attivisti e dirigenti intanto c'è già chi è uscito allo scoperto per alimentare la tesi della cancellazione dei profili non filo Conte. Tra questi spunta infatti Marta Matano, insegnante di arte ed ex consigliera comunale di Napoli in quota M5S, contraria alle decisioni politiche di Conte da diversi anni. Sul suo profilo Facebook denuncia il fatto che, pur non essendosi mai disiscritta dal Movimento, non riesce più ad accedere alla piattaforma con il suo profilo. Pubblica le varie mail inviate al Movimento per chiarire la sua posizione, ma senza esiti convincenti.

      

L’ex consigliera e Conte furono tempo fa protagonisti proprio di un acceso siparietto sulla mancanza di democrazia interna al M5s, ripreso dalle telecamere. Riavvolgendo il nastro di tre anni, infatti, vediamo Matano cercare di farsi spazio fra decine di fan assetati di selfie in un bar di piazza Bellini. “Presidente!..Presidente!”: le sue parole rimbalzano dentro la mascherina FFP2 che indossa. D’altronde è il giugno 2021, la pandemia continua a mordere e il M5s vive i primi soffi di vento di quello che oggi sta per trasformarsi in bufera. Cerca di parlare con Conte, si lamenta dell’alleanza che il Movimento sta allacciando con il Pd per correre alle comunali napoletane insieme al candidato (poi diventato) sindaco Gaetano Manfredi. Esprime critiche sullo scarso coinvolgimento dei pentastellati e dei portavoce. “Ah siccome non lo hai deciso tu non lo appoggi?”, risponde Conte infastidito, per poi snocciolare consigli di vita: “Amica cara, la vita funziona anche così. Bisogna essere pratici. Cosa dovevamo fare? Bloccare tutto?”.

Questa frase continua ad aleggiare anche oggi, specialmente fra i pentastellati più critici nei confronti del nuovo andazzo. “Mi chiedo e vi chiedo: è questa la vostra democrazia? Oppure state eliminando i dissenzienti in vista delle prossime consultazioni?”, scrive Matano su Facebook sottolineando la contraddizione con quella “bellissima sfida” e “occasione di vero confronto e partecipazione” che Conte ha annunciato verso la fine di agosto con un video in cui passeggia in un giardino circondato da statue in marmo, avvolto da una camicia su cui sono ricamate le sue iniziali. Si rivolge ai pentastellati, specialmente i grillini più radicati alla vecchia matrice del Movimento: voi mandate le proposte “risolutive” sui temi più decisivi al mondo, noi selezioniamo le migliori, invitando i pochi fortunati a dei tavoli di confronto. Tutto verrà condensato in un documento sintetico, dalle cui radici sboccerà il Movimento del futuro. Magari con un nome nuovo, mettendo in soffitta quel logo con la V rossa che richiama “V per Vendetta”: un citazionismo che oggi ha un sapore anacronistico e fin troppo naïf.