Giuseppe Conte - foto LaPresse

Giravolte

Giuseppe Conte si affida a Comin & Partners per la costituente del M5s

Simone Canettieri

Da sempre in prima fila contro le lobby e i poteri economici che ruotano intorno alla politica, l'ex premier ha deciso di affidare la gestione dell'Assemblea costituente all'agenzia di consulenza strategica di comunicazione e relazioni istituzionali per grandi aziende, manager e organizzazioni

Dalla Casaleggio Associati a Comin and partners. È la parola del nuovo Movimento 5 Stelle, quello di Giuseppe Conte. Da sempre in prima fila contro le lobby e i poteri economici che ruotano intorno alla politica, l’ex premier ha deciso di affidare la gestione dell’Assemblea costituente all’agenzia di consulenza strategica di comunicazione e relazioni istituzionali per grandi aziende, manager e organizzazioni. Una notevole svolta per la morale e il moralismo grillino, che la dice lunga sull’attenzione dell’ex premier all’evento di ottobre.
 

Conte vuole che l’appuntamento, che sancirà con molta probabilità la separazione con Beppe Grillo, sia perfetto. In tutti i particolari, non deve esserci un dettaglio di traverso. E allora chi meglio della società di Gianluca Comin, in campo in questi giorni anche per il G7 Agricoltura del ministro Francesco Lollobrigida, dopo essersi già occupata di quello Energia di Gilberto Pichetto Fratin? Per l’agenzia, con buoni addentellati nel governo Meloni, è un lavoro come un altro, seppur impegnativo, certo. Per la retorica del M5s però è una mezza rivoluzione.
 

Cadrà l’ossessione e la ricerca del marcio dietro ai portatori d’interesse? Chi lo sa. Di sicuro c’è fermento, dietro a  questa Assemblea costituente, soprattutto per quanto riguarda la regole che Grillo chiede vengano rispettate. Al punto che il garante è pronto a pescare tra i banchi dell’università Luiss (di Confindustria) un esperto in meccanismi elettorali affinché vigili su tutte le operazioni.

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.