L'intervento del direttore

Cerasa a Radio Anch'io: "Il processo a Salvini non ha nulla di politico. Fu lui a chiedere di essere processato"

Il direttore del Foglio è intervenuto stamattina nella trasmissione condotta su Rai Radio 1 da Giorgio Zanchini, in merito al processo sul caso Open Arms in cui sono stati chiesti 6 anni di reclusione per il leader della Lega. 

"Fu Salvini nel 2019 a dire 'processatemi pure' su queste vicende", dice Claudio Cerasa ospite di Giorgio Zanchini a Radio Anch'io su Rai Radio 1. "Fu lui a rivendicare con grande orgoglio il diritto del governo di cui era vicepremier a sfidare il diritto del mare", prosegue il direttore del Foglio. "Se un magistrato si mettesse a sindacare sull'azione politica di Salvini ci sarebbe un problema, ma in questo caso il tema è se un ministro della Repubblica possa violare o no decidere di violare i trattati internazionali senza prima cambiarli. Salvini è accusato di aver cercato di far prevalere la legge di uno stato sui trattati internazionali. Non c'è in ballo il diritto di un ministro di fare il suo lavoro, c'è in ballo il dovere di un ministro della Repubblica di rispettare i trattati internazionali".
 

"Quando Salvini nel 2019 da ministro decide di sfidare i trattati internazionali, sapeva che si sarebbe messo in questa situazione. I sei anni oggettivamente sono una richiesta spropositata. Ma noi ci auguriamo che, in caso di una condanna, la pena sia commutata in 1.000 ore di studio dei trattati internazionali e 1.000 ore di viaggio in navigazione con una ong".