Manovre
Rai: Fratoianni e Bonelli pronti a votare Roberto Natale (ex Usigrai) insieme a Giuseppe Conte. Il Pd resta solo
A poche ore dal voto del cda, si spacca ulteriormente l'unità del centrosinistra. Avs vuole indicare come consigliere Roberto Natale, simbolo dell'Usigrai, ex portavoce di Laura Boldrini
Il campo largo è ora un gambo stretto, strettissimo: dopo il M5s anche Avs, il partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ha intenzione di votare per il rinnovo del cda Rai. Avs vuole indicare Roberto Natale, il Giobbe del partito Rai, ex sindacalista Usigrai, ex portavoce di Laura Boldrini, candidato, bocciato alle elezioni, sempre con la sinistra fuoco e fiamme e insalata di Fratoianni e Bonelli. Ora è Avs che sfascia.
Elly Schlein, riunisce i gruppi del Pd, stasera (si vota domani in Parlamento) ma continua a ripetere che la sua posizione è l’Aventino, che sulla Rai non tratta perché, spiega alla sua corrente, “abbiamo ingaggiato una battaglia sulla Rai, contro Tele Meloni, come spieghiamo agli elettori che ora partecipiamo alla spartizione?”.
Giuseppe Conte (che oggi, alle 16, potrebbe disertare la manifestazione contro il dl Sicurezza, insieme a Schlein) fa sapere che i parlamentari del M5s indicheranno per il cda Rai, il consigliere uscente, Alessandro De Majo.
C’è pure la nota di Conte: “Lasciare il cda nella mani dei soli consiglieri designati dalle forze di maggioranza, rinunciando a esercitare funzioni di vigilanza e controllo e di garanzia, di pluralismo, in un momento estremamente delicato per il servizio pubblico, è contrario all’interesse pubblico”.
Conte partecipa alla spartizione Rai ma lo scrive con lingua fina: annusa già la direzione di Rai news e molliche di Tg3. E quantomeno Conte non ha mai negato di voler partecipare, avere il suo pezzo di crostata Rai. La novità è Avs che tratta con il M5s per incoronare Natale, un perfetto bersaglio della destra, che contro l’Usigrai, da mesi ,è in campagna, un perfetto bersaglio per poter dire, a destra, “vedete, brontolano ma non rinunciano alla Rai”. Campo largo, gambo stretto e poi la Rai di Meloni: la sinistra più a sinistra, quella che la sputacchia, è la stessa che con Meloni negozia a meraviglia.