Lollo campus

Lollobrigida university: vuole dare più soldi alla ricerca ma l'emendamento viene bocciato da Fdi e Mef

Carmelo Caruso

Non finanzia il fondo per la ricerca ma fa inserire nel dl Omnibus un emendamento per dare soldi alla ricerca agricola, emendamento che viene bocciato dal presidente della Commissione Bilancio di FdI

Roma. Lollo ricercatore, Lollobrigida PhD. Il ministro della Cultura, Giuli, si laurea, ma Lollobrigida ricerca: cerca di prendere per il nasino il Mef. La storia. La matricola, lo studente  del dottor Lollo,  Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura al Senato, di FdI, presenta un emendamento al dl Omnibus. L’emendamento c’entra come i cavoli a merenda e infatti con il cavolo che il Mef gli dice sì. Non ci sono le coperture ma la beffa è un’altra: a cassare l’emendamento è  il presidente della Commissione Bilancio, Nicola Calandrini, che è sempre di  FdI. Scritto, orale, rimandato. Studenti, benvenuti alla Lollo campus university, l’università delle  bermuda.


Il Dottor Lollo, dopo giorni di cerimonie a Siracusa, per il suo Expo e G7 doppio malto, è tornato a occuparsi di agricoltura. Si è tolto qualche sassolino dalla sua scarpa tricolore. Primo sassolino. Dottor Lollo nella città aretusea ha denunciato il complotto dei quotidiani: “Dovete sapere che i quotidiani hanno inviato giornalisti per non scrivere”. Lo studioso Lollo era deluso. Nessun Alexandre Dumas, nessuno scrittore, ha raccontato epicamente i giorni della vittoria, i nove giorni che sconvolsero l’Agricoltura. Nessuno ha degnamente cantato il suo bermuda mimetico, sfoggiato in conferenza, l’indumento che Alessandro Michele, il direttore creativo della maison Valentino, non può che inserire nella prossima collezione 2026. Secondo sassolino dalla scarpetta sovrana. Il dottor Lollo si è seriamente incollerito con i giornalisti, insuperabili, che lo hanno punto sulle sue api al ministero (sterminate dalle vespe) e che fanno figli e Lollastri.

 

Il dottor Lollo ha preso lo strappino con l’ultima frase di Sergio Mattarella (“La cucina apre gli orizzonti e aiuta le relazioni tra paesi”) e l’ha sovrapposta alla sua, la famigerata: “Quante guerre si sarebbero evitate con cene ben organizzate”. Vedete? Il pensiero di Lollo è che per la stampa, puh! (e Lollo lo ha scritto sui suoi social) “le cose non sono giuste o sbagliate … ma dipende da chi le dice”. Purtroppo, caro ministro, è il triste destino dei pionieri. E Dott. Lollo, come si sa, è pioniere, ricercatore capo del Lollo Campus. Uno dei suoi allievi coccolati è la matricola De Carlo (il veneto che sogna di sostituire Luca Zaia). Se Lollo chiama, De Carlo scrive. Scrive l’emendamento 5.19 al dl Omnibus. E’ una pecettina che serve a estendere un fondo di ricerca contro le malattie che colpiscono gli agrumi. Più denaro, insomma, per sostenere il miglioramento genetico delle Tea (Tecniche di evoluzione assistita), acronimo che serve a indicare le biotecnologie che proteggono le piante da parassiti e siccità. E qui si apre un universo. Al contrario di come si crede, il dottor Lollo è contro la carne sintetica, ma è per la scienza pratica che aiuta l’agricoltore. E’ sempre il vecchio adagio: la ricerca con il bermuda  degli altri. Ma andiamo avanti. Uno pensa: cosa giusta, bravissimo, dottor Lollo. Peccato che per queste malattie e per il miglioramento delle Tea, uno strumento c’è, esiste. Non solo. Esiste anche il Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) uno di quegli enti di ricerca che dottor Lollo ha messo sottosopra perché voleva le sue lavagnette e docenti del Lollo Campus. Il Crea studia le biotecnologie e il progetto per migliorarle è il progetto Biotech. Sarebbe bastato, ed era più semplice, rifinanziare Biotech ma una cosa è poter dire e ciclostilare il comunicato stampa, “grazie al lavoro del ministro Lollobrigida, un nuovo fondo…” (De Carlo ce l’ha prestampato, tutti i suoi comunicati iniziano così) altra cosa è l’ordinario, il rifinanziamento del vecchio Biotech che, non a caso, è scaduto a febbraio 2023. Nulla, mai rifinanziato. Su Biotech e Tea non è stato investito denaro perché in questi mesi a essere investito, dai cambi, è stato il Crea. Il presidente voluto da dottor Lollo è Andrea Rocchi, amico del ministro della Salute, Schillaci. Con Lollo è tutto un dipartimento di scienze Lollitiche. Ma l’emendamento De Carlo? Ritorniamo in Aula (studio). Al Mef sono attenti a questi segreti da matricola, del resto il sottosegretario si chiama Freni (Federico) e hanno capito che hanno di fronte degli studiosi fantasiosi, da frenare. L’emendamento di De Carlo, che è presidente della Commissione Agricoltura, è stato definito improponibile dal presidente della Commissione Bilancio, Calandrini, il collega di FdI, perché un presidente è pur sempre un presidente. Il Dottor Lollo è intervenuto. Calandrini  ha riammesso l’emendamento, con un’altra pecetta (occorre l’analgesico) ma a quel punto è stato il Mef a dare parere contrario e De Carlo a ritirarlo per non vederselo bocciare. Niente spremuta per dottor Lollo e le matricole De Carlo e Calandrini rimandate ai banchi. In questi casi è facile dire, alla Lollo: quante figuracce si potrebbero evitare con decreti ben assemblati. E’ il Master Lollo, la laurea breve del dottor bermuda.

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio