Il caso

Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida si evitano, FdI mormora disorientato: "Con chi stare?"

Simone Canettieri

Il ministro è stato l'unico big a disertare la convention di Brucoli, la sorella della premier ha parlato dal palco per poi tornare a Roma. Le truppe assistono silenziose e smarrite. Ma il ministro resta saldissimo: si scrive tutti i giorni con Giorgia

Gossip e pissi pissi. Lei e lui li respingono, li combattono seppur da posizioni diverse. E allora ecco Arianna Meloni ieri da Brucoli, Sicilia, convention di Fratelli d’Italia: “Mentre la sinistra si appassiona al gossip, noi lavoriamo”. Un concetto ribadito da settimane ormai  anche dall’ex compagno, il ministro Francesco Lollobrigida, che a Brucoli invece ha deciso di non farsi vedere: “Mentre in spiaggia e in alcune redazioni di giornali si discute e si fanno gossip e pettegolezzi  noi lavoriamo”, ripete a iosa  con una punta di sano, e forse umano, rancore. Al contrario di certe veline fatte circolare alla bisogna, Lollobrigida è saldo, saldissimo e lotta insieme al governo. E alla premier Giorgia Meloni, la sorella della sua ex, come sanno anche i sampietrini. Lollo e Giorgia si scrivono e si consultano con frequenza quotidiana. Più di qualsiasi cosa dentro la Fiamma magica (seppur ancora più ristretta) vige un certo cameratismo. Una sorta di legame di comunità, più forte di tutto. Discorso diverso è il partito. Con logiche ed equilibri cangianti.
 
La separazione fra il super ministro e la numero due di Fratelli d’Italia – annunciata da questo giornale con un’intervista di lei – ha disorientato un po’ le truppe: parlamentari, dirigenti, amministratori, soprattutto nel Lazio. Trattandosi di fatti personali ma con una forte accezione politica visti i protagonisti, da settimane in molti si chiedono se siano cambiati gli equilibri. Se per esempio “Lollo”, considerato un fine stratega, sia ancora il punto di riferimento di FdI nel Lazio quando le cose si mettono male (come dimostra la crisi strisciante nella maggioranza che sostiene il governatore Francesco Rocca). Una volta quando un tavolo politico nel centrodestra saliva d’intensità e scontro, se non interveniva direttamente Meloni, a fare le veci della “capa” c’era sempre, con i suoi modi spicci e freddi, il ministro. Il quale adesso sembra aver assunto un atteggiamento molto più istituzionale, lontano dalle beghe e dalla vita di Via della Scrofa, dove invece continua ad assumere peso e importanza Arianna Meloni, a cui tutti riconoscono doti di grande organizzatrice, oltre che di grande conoscitrice della macchina e delle “facce”, ma non si è mai seduta al tavolo della coalizione. Chissà se è una fase o se rientra in una specie di accordo nel triangolo Giorgia-Arianna-Francesco. 

Fatto sta che basta fare un giro in Transatlantico per registrare un certo disorientamento, una mancanza di punti di riferimento che traballano. Nessuno osa chiedere ai diretti interessati, queste sono questioni delicate, fili elettrici da maneggiare con cura, vanno capiti senza troppo questionare. L’intendenza seguirà. Per caso o per strategia voluta, il fine settimana ha dato più forza a questo racconto carsico che attraversa la vita del primo partito italiano. C’erano e ci saranno tutti tranne Lollobrigida a Brucoli, festa di FdI, piena zeppa di ministri e big. Come la seconda – e poco terza – carica dello stato Ignazio La Russa che ieri ha attaccato la sinistra e ha aperto all’ingresso degli animali domestici in Senato. Il ministro dell’Agricoltura ieri si è diviso fra pasta e vino nell’Avellinese: ha benedetto il patto tra Pasta Armando e gli agricoltori della filiera e poi ha brindato nelle  antiche cantine Mastroberardino di Atripalda. Niente Brucoli dove invece era presente Arianna Meloni. La sorella d’Italia dal palco ha parlato di tasse, immigrazione, sud, riforme, cancro dell’assistenzialismo, investimenti, export, proiezione internazionale dell’Italia, lavoro, stato di salute del governo e del partito. Agenzie su agenzie di stampa lanciate nel sistema per riportare il pensiero tondo della responsabile della segreteria politica di FdI oltre che del tesseramento. Oggi se  ne andrà da Brucoli per tornare a Roma, ma non si darà il cambio con Lollobrigida, atteso invece a Macerata all’inaugurazione dell’iniziativa di Copagri “Agricoltura in festa”. Lui, lei e l’altra, nel senso della premier. Un triangolo di potere, congetture, illazioni che anima la vita di Fratelli d’Italia. Ma sotto voce, senza dare nell’occhio. E’ tutto un pissi pissi e un gossip d’Italia. E intanto le truppe si interrogano: “Mi serve una chiarimento: chiamo Lollo o sento Arianna?”.

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.