L'intervista

La Russa: "Spiano il centrodestra perché non hanno idee né consenso. Ma perderanno"

Simone Canettieri

Parla il presidente del Senato vittima di accessi illegali nel suo conto corrente: "Non ha nulla da nascondere, posso mostrare a tutti il mio conto. Ma inizia a esserci un problema etico con tutti questi dossieraggi" 

Prima scherza: “Se mi avesse chiesto il mio estratto conto, glielo avrei dato senza problemi perché non ho nulla da nascondere”. Poi, continuando la conversazione con il Foglio, Ignazio La Russa si fa serio: “C’è un brutto clima, quando il consenso è forte nel paese sembra che ci sia qualcuno pronto a tutto pur di fermarci. Ma non ci riusciranno”. Il presidente del Senato e big di Fratelli d’Italia fa parte della lista dei correntisti celebri spiati dal funzionario (licenziato) di una filiale di Bitonto di Intesa Sanpaolo. Il quale dal febbraio 2022 al 24 aprile 2024 avrebbe effettuato settemila accessi illegali nel portafoglio clienti dell’istituto di credito. La seconda carica dello stato è in ottima compagnia. Come ha svelato il quotidiano Domani nella lista ci sono militari, vip e soprattutto politici a partire dalla premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, capo della segreteria politica di FdI e anche l’ex compagno della presidente del Consiglio, il giornalista Andrea Giambruno. E poi ancora: i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto, il procuratore della Dna Giovanni Melillo. Fuori dalla compagine governativa, sono stati violati i conti dei governatori rispettivamente di Puglia e Veneto, Michele Emiliano e Luca Zaia, del procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, di ufficiali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Continua ancora La Russa: “E’ un fatto gravissimo dal punto di vista della violazione della privacy”. Presidente, Giorgia Meloni ha commentato con sarcasmo “dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”. Significa che c’è davvero un clima strano, di spie e funzionari privati e pubblici infedeli che si muovono per conto di qualcuno per colpirvi? “Ora c’è un’inchiesta della magistratura su questo episodio, anche su questo episodio devo aggiungere. Però qualche riflessione si può fare”. 


Ignazio La Russa fa capire che dietro a queste storie di dossieraggi c’è un disegno eversivo, fatto per aiutare gli avversari del governo, dunque la sinistra. Ragionamento impegnativo, certo. Ma che merita di essere riportato in calce. Dice il presidente del Senato: “Meloni lo ha detto con una battuta, seppur amara, ma ormai siamo alla normalità. Prima il caso del finanziere Pasquale Striano e adesso questo. La faccenda si fa preoccupante, diciamo”. Il governo, presidente, dovrebbe promuovere una nuova stretta, magari un intervento legislativo? “No, le leggi ci sono, e si tratta solo di farle rispettare”. Quando lei parla di mosse fatte per abbattervi ce l’ha con la sinistra? Pensa che dietro a questi accessi ci siano una regia politica? “Mi limito a fare osservazioni molto semplici, quasi da uomo della strada”. Ovvero? “Quando c’è un governo con un forte consenso, molto riconosciuto e ben voluto dagli italiani, chi non ha idee per contrastarlo si attacca a queste cose. Bussa a tutte le porte pur di riuscire nel proprio intento. Credo che dietro a queste vicende ci sia ormai un problema etica da non sottovalutare”. La Russa mentre parla si accalora. “Non bisogna abituarsi a queste pratiche: ne va della nostra democrazia. Mi sento di fare un’affermazione forte”. Siamo qui per questo, presidente. “Non è così che vinceranno, non è così che il centrodestra andrà a casa anche perché grazie a Dio nessuno di noi ha nulla da nascondere. Io per primo. Lo ripetevo: se volevano ficcare il naso nel mio conto potevano dirmelo. No problem”. Ha prove che ci sia un disegno dei vostri avversari? “E’ strano, diciamolo, che al centro di questi dossieraggi ci sia sempre il centrodestra, no?”.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.