(foto EPA)

bruxelles

Fitto a colazione con i socialisti di Bruxelles

Pietro Guastamacchia

Il candidato italiano alla vicepresidenza esecutiva dell’Eurocamera ha incontrato la presidente del gruppo dei Socialisti europei, la spagnola Iratxe García Pérez, segnando un’accelerazione nei lavori della nuova coalizione che sosterrà la prossima Commissione

Bruxelles. Raffaele Fitto a colazione con i Socialisti Ue. Un caffè che era sospeso da tempo è finalmente stato servito ieri mattina, apprende il Foglio, nella privacy dei corridoi dell’Eurocamera, senza tweet né annunci, ma segnando una nuova fase nelle trattative per la prossima Commissione Ue. Il candidato italiano alla vicepresidenza esecutiva dell’Eurocamera, che da giorni organizza incontri per preparare la sua audizione del 12 novembre, ha incontrato infatti la presidente del gruppo dei Socialisti Ue, la spagnola Iratxe García Pérez, segnando un’accelerazione nei lavori della nuova, insolita coalizione che sosterrà la prossima Commissione.

Fitto, dunque, compie il primo passo verso una coabitazione che lo vedrà lavorare come “ministro europeo” di una coalizione che, piaccia o no, si estende da Meloni fino a Sánchez. D’altra parte, i Socialisti abbandonano i toni forti con cui avevano denunciato “il pericolo di estendere la coalizione all’estrema destra”, e mettono sul tavolo un approccio negoziale, reso necessario dal fatto che il treno della nuova Commissione è ormai in procinto di partire.

Un disgelo che, però, non risparmia le critiche: poche ore dopo l’incontro segreto, i Socialisti hanno rilasciato una nota in cui sottolineano che “come gruppo, i Socialisti e Democratici sono contrari alla creazione di hub di rimpatrio e a qualsiasi forma di esternalizzazione della politica di asilo”, una critica diretta alla scelta italiana di trasferire i primi richiedenti asilo nel nuovo hub in Albania. Attacchi di rito, ma a Bruxelles, lentamente, si inizia a collaborare.

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