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Gasparri: "Extraprofitti? Nella manovra nessuna tassa sulle banche. Dalla Lega ho sentito fesserie"

Ruggiero Montenegro

"Si tratta semplicemente di un credito d'imposta che viene differito. Siamo soddisfatti, ma aspettiamo il testo. In Aula si potrà intervenire e migliorare, è fisiologico", dice il capogruppo forzista in Senato. E risponde al numero due del Carroccio, Andrea Crippa

“Dal vicesegretario della Lega Andrea Crippa, sugli extraprofitti, ho sentito certe fesserie...”, dice Maurizio Gasparri. “Chiariamolo una volte per tutte”. Prego.  “Non c'è nessuna nuova tassa sulla banche, che già pagano il dovuto. Si tratta semplicemente di un credito d'imposta che viene differito" Il sacrificio annunciato dal ministro Giancarlo Giorgetti insomma sta tutto qui. “Il vantaggio viene spostato più avanti nel tempo. Poi si vedrà. Ma questo  – aggiunge il capogruppo in Senato  di Forza Italia – permetterà intanto allo stato di avere maggiore liquidità. Abbiamo detto che non ci sarà nessuna nuova tassa e così è stato”. 

 

Senatore, i vostri alleati però non sembrano troppo contenti. “Salvini ha detto: 'devono pagare i banchieri, non gli operai'. E così sarà, ha detto bene, ha ragione.  Stiamo infatti ragionando per incrementare con la legge di Bilancio la tassazione sulle stock options che vengono date ai manager come forma di retribuzione. Banchieri come Messina o Orcel potranno pagare più tasse. Vediamo se sarà confermata”. Ma il leader della Lega non si riferiva solo ai vertici degli istituti. “Quel che è certo è che sulle banche non ci sono ulteriori prelievi, pagano già quanto dovuto. Le banche siamo noi, che ci mettiamo soldi e risparmi”. 

 

Crippa, il numero due del Carroccio, invece ha detto che c'è un partito al governo, che fa riferimento a una famiglia che ha una banca. Ce l'aveva con i Berlusconi, ce l'aveva con voi di Forza Italia. “Ha detto una fesseria, Ma parlava con Striscia la notizia. Lo perdoniamo”, risponde Gasparri con una battuta. “Mi autodenuncio, anche io quando incontro Enrico Lucci dico fesserie, mi adeguo alla trasmissione”. E sarà pure così. Però tra i leghisti più di uno la pensa come il vicesegretario. “Questo chiedetelo a loro. Noi invece siamo soddisfatti della manovra: il taglio del cuneo diventa strutturale, non ci sono nuove tasse e aumentano le risorse per la sanità. Sono tutte cose che volevamo”. 

Sull'Irpef però sembra che FI abbia già chiesto di intervenire, per esempio alzando dal 33 al 35 per cento le detrazioni. “Aspettiamo il testo, lo studieremo, poi si capiranno tante cose. È fisiologico che si dovrà discutere di alcuni aspetti e migliorare. E' sempre stato così, ma l'impianto della Legge è quello che volevamo”. 

Cosa vorrebbe migliorare Gasparri? “Personalmente auspico un intervento sulle risorse per la previdenza integrativa nel comparto della difesa, che è un settore fondamentale. E poi abolirei la sugar tax, che reputo una tassa inutile".