Grillini e Rai
“Non voteremo mai Agnes”, dice il 5 stelle Carotenuto. Ma Conte tratta
Il capogruppo del M5s in commissione di Vigilanza è pronto alle dimissioni in caso di via libera alla presidenza della consigliera voluta in cda da Forza Italia. Il voto mercoledì prossimo. Conte intanto incontra Marcello Veneziani
“Avete scritto che fischettiamo, ma noi non fischiettiamo affatto. Anzi. A segnalarci la questione di di Majo ci avete fatto anche un favore, non dico di no, e però…”. E però? “E però allora non capisco perché voi del Foglio non fate le pulci a un’altra consigliera Rai, Simona Agnes, che ha un conflitto di interesse ben più rilevante”. Dario Carotenuto, capogruppo del M5s in commissione di Vigilanza Rai vuole precisare. Sabato dopo la pubblicazione di un articolo del Foglio Alessandro di Majo, consigliere d’amministrazione della Rai in quota M5s, si è dimesso da un altro cda, quello di Lady Bacardi Media Srl, una piccola società di produzione cinematografica che lo aveva nominato il 6 novembre, circa un mese dopo la sua nomina in Rai, rischiando di innescare un piccolo ma evidente conflitto di interesse. La vicenda ha creato qualche imbarazzo. Ad eccezione di Carotenuto nel Movimento si preferisce glissare. Per rilanciare il deputato grillino va all’attacco di Agnes. Proviamo a ribattere che però, a differenza di quanto avveniva fino a sabato per di Majo, Agnes non ricopre posizioni formali in società di produzione cinematografica che potrebbero ricevere fondi dalla Rai. “Ma in quel mondo ha grandi relazioni”, replica Carotenuto. In tanti dicono che alla fine proprio i 5 stelle Agnes la voteranno in commissione di Vigilanza come nuova presidente della Rai. “Ma non se ne parla”, ci smentisce il deputato 5 stelle. “Questa è una versione raccontata dai giornali per spingerci a farlo. E’ senz’altro una brava persona, ma per quello che rappresenta per noi è assolutamente invotabile”.
Proprio ieri sera intanto si è riunito l’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza che convocato la plenaria per il parere vincolante sulla nomina a presidente di Agnes per mercoledì prossimo. Nei corridoi di Viale Mazzini sono convinti che invece il M5s alla fine la voterà. Anche quelli del Pd lo temono. Un segnale è arrivato la scorsa settimana quando tutti i vertici dell’azienda e chi nei partiti di centrodestra si occupa di Rai ha partecipato agli Stati generali per l’informazione radiotelevisiva. Due giorni di convegno fortemente voluti dalla presidente della commissione di Vigilanza Barbara Floridia, deputata del M5s e fedelissima del capo Giuseppe Conte che ieri era a pranzo in un bar del centro in compagnia di Marcello Veneziani, intelletuale molto ascoltato a destra. La condizione per un via libera ai vertici Rai posta da Conte sin dall’inizio è stata quella di un avvio della riforma dell’azienda, a partire proprio dagli stati generali. Insomma, l’evento voluto da Floridia potrebbe offrire ai 5 stelle l’assist perfetto per votare Agnes. Il Pd che ha costretto finora i 5 stelle all’Aventino sulle nomine Rai è preoccupato. Carotenuto però anche nelle sue chiacchierate in Transatlantico cerca di rassicurare i colleghi alleati dem. Qualche giorno fa parlando con il deputato del Pd Stefano Graziano spiegava: “Voi del Pd fate come gli innamorati ripetete ‘non mi ami, non mi ami’ perché volete sentirvi dire ‘ma no amo solo te’, ma vedrete che non la voteremo, anche perché, se accadesse, sono pronto a dimettermi da capogruppo in Vigilanza”.