Da Doge a Doge
Stato di diritto, libero commercio e sovranità. I suggerimenti di Zaia a Musk, “Doge” americano
Il governatore del Veneto: "Lo aspetto a Venezia, la Repubblica veneziana è durata mille e cento anni puntando sul libero mercato, altro che dazi". Mattarella che replica all'imprenditore americano? "Ha fatto il suo dovere, la sovranità è sacra"
“Non c’è dubbio che un buon doge deve avere a cuore il libero commercio, rispettare le identità e la sovranità degli altri paesi, avere a cuore le regole, lo stato di diritto e la divisione tra i poteri”. Luca Zaia si rivolge a Elon Musk. Lo fa da doge a doge. Il suo soprannome da governatore adesso è anche quello dell’imprenditore americano. Il proprietario di Tesla, X e SpaceX, è stato nominato dal neopresidente Donald Trump a capo del nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo (acronimo D.O.G.E.). Un nome non casuale. I dogecoin sono la criptovaluta preferita da Musk. Il nome deriva da un celebre meme con un cane di razza shiba. Ma il doge ben prima dei meme indicava il capo della Repubblica veneziana. “E Musk che ama la storia romana, dovrebbe guardare anche noi”, dice Zaia.
“Lo aspetto volentieri a Venezia – prosegue il presidente del Veneto – per vedere una città che racconta la storia di una Repubblica durata mille e cento anni”. Intanto però Musk attacca i giudici italiani che disapplicano il decreto Paesi sicuri sull’immigrazione. Ieri gli ha risposto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “L’Italia sa badare a se stessa”. “Mattarella fa il suo mestiere, se Musk vuole essere un buon doge deve rispettare la sovranità degli altri perché è sacra. Ricordo che qui a Venezia il doge veniva eletto a vita a meno che non combinasse casini, altrimenti i veneziani lo facevano fuori: a Palazzo Ducale quelli che hanno tradito sono stati cancellati dagli affreschi. Ai tempi di internet si direbbe che sono stati bannati, anche Musk adesso deve dedicarsi alla causa con la stessa attenzione”. Lo saprà fare con i conti americani? “Di certo – dice Zaia – si sono dati un nome azzeccatissimo perché quando si parla di efficienza non si può non pensare alla Repubblica veneta: la prima democrazia al mondo. Per scrivere la loro Costituzione gli americani sono venuti qui. Hanno trovato una Repubblica che era modello di efficienza, ma anche di integrazione, cosmopolita e rispettosa delle diverse etnie. E con grande successo: nel ghetto ebraico, il più vecchio al mondo, c’è stata la prima stamperia della storia perché l’apertura consente alle società di crescere floride”. Vi preoccupano i possibili dazi americani? Il doge Musk cosa dovrebbe suggerire a Trump? “Un buon doge sa che di commercio si vive. Quelli veneziani hanno governato una Repubblica vastissima perché erano per così dire Schengen ante litteram. La parola ciao, la più famosa del mondo, deriva dal veneto ‘s’ciao vostro’, schiavo vostro”.
Con Trump alla Casa Bianca per il governo come si mette? “Giorgia Meloni ha una grande opportunità. Finora ha fatto un eccellente lavoro in politica estera, ora nel G7 siamo l’unico stato europeo Trump friendly, potremmo diventare il perno delle relazioni degli Usa con l’Europa. La vedo dura per francesi e tedeschi dopo tutto quello che hanno detto contro Trump. Dall’altra parte con i dazi sull’Europa gli Usa rinuncerebbero al più ricco mercato del mondo con 450 milioni di abitanti, sta a noi farglielo capire”.
Intanto lì è diventato doge un imprenditore che sull’innovazione tecnologica ha costruito la sua fortuna, in Europa invece sui settori hi-tech siamo indietro. Mario Draghi ha indicato anche questa tra le sue priorità per rilanciare la competitività europea. “Giambattista Vico – ricorda Zaia – diceva che la storia è fatta di corsi e ricorsi. Non stiamo inventando niente: dalla macchina a vapore fino all’avvento di internet e all’intelligenza artificiale, c’è sempre chi resta indietro e chi si porta avanti. Se la vecchia Europa non si sveglia farà il fanalino di coda, come già è avvenuto negli anni 90 con internet, quando in Italia la rete veniva bollata come una nuova diavoleria degli americani per sfilare soldi alla gente, oggi se stacchi internet si ferma il mondo”.