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elezioni regionali

Pd primo sia in Umbria che in Emilia-Romagna. Crolla la Lega, superata da FI. I risultati dei partiti

Alessandro Villari

Bene la performance dei dem nelle due regioni. Avs continua a crescere, mentre il M5s non supera il 5 per cento. FdI resta saldamente alla guida del centrodestra, ma il Carroccio cede il passo a Forza Italia. "Il successo della Lega è stato evanescente", dice il sondaggista Antonio Noto

Dopo aver perso tre settimane fa in Liguria, il centrosinistra ha vinto le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Umbria. Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale ha battuto la candidata del centrodestra Elena Ugolini con 56,8 per cento dei voti contro il 40,07, mentre la sindaca di Assisi Stefania Proietti ha ottenuto il 51,13 per cento contro la governatrice uscente della Lega, Donatella Tesei, che si è fermata al 46,17. Il Partito democratico di Elly Schlein, come accaduto in Liguria, è il primo partito in entrambe le regioni: in Emilia-Romagna ha preso il 42,94 per cento, in Umbria il 30,23. Fratelli d'Italia è invece il secondo partito più votato, con il 23,74 per cento in Emilia Romagna e il 19,44 per cento in Umbria. Crolla la Lega di Matteo Salvini, 5,27 per cento in Emilia Romagna e 7,70 per cento in Umbria, mentre il Movimento non supera il 5 per cento in nessuna delle due regioni (in Emilia Romagna ha preso il 3,55 per cento e in Umbria il 4,71).

Risultati in Emilia Romagna

Il Pd è di gran lunga il primo partito, basti pensare che la seconda forza più votata della coalizione è Alleanza Verdi e Sinistra che è arrivata al 5,30 per cento staccando la lista del vincitore – Civici, con De Pascale presidente – e soprattutto il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte che è rimasto inchiodato al 3,55 per cento. Il gruppo dei Riformisti ha preso l'1,72 per cento dei voti. "In Emilia Romagna la vittoria del centrosinistra era un dato già scritto: De Pascale ha ottenuto un grande risultato – in percentuale è andato meglio del precedente governatore Stefano Bonaccini – ma, senza nulla togliere al sindaco di Ravenna, chiunque avrebbe vinto perché nella regione il centrosinistra è talmente radicato che De Pascale è stato un valore aggiunto", commenta il sondaggista Antonio Noto direttore di Noto sondaggi parte del consorzio Opinio-Rai.

 

Nel centrodestra la situazione è analoga: dietro al primo partito della coalizione, in questo caso Fratelli d'Italia, nessun altro ha raggiunto la doppia cifra: Forza Italia di Antonio Tajani ha preso il 5,62 per cento, la Lega il 5,27 per cento e la lista civica che sosteneva Ugolini il 5,15.

 

Rispetto alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno, quasi tutti i partiti hanno perso dei voti, tranne il Pd che è cresciuto di 6,8 punti percentuali: FdI ha perso il 4,3 per cento, M5s il 3,6 per cento, Lega e Avs l'1,2 per cento e FI lo 0,5. Se si confrontano invece i dati con quelli delle scorse elezioni regionali, nel gennaio 2020, si osserva che il risultato peggiore lo ha avuto la Lega: è passata dal 32 per cento al 5,3 crollando di ben 26,7 punti percentuali. Escludendo il Movimento che ha preso l'1,2 per cento, tutti gli altri partiti sono cresciuti: il Pd dell'8,3 per cento, FdI del 15,2 e FI del 3,1. Vedendo i risultati, Noto osserva che il centrodestra sembra "Giano bifronte: c'è una componente di destra e una di centro, invece il centrosinistra ha l'asse più spostato a sinistra".

 

L'unica provincia in cui la candidata del centrodestra ha preso più voti è stata quella di Piacenza, con un vantaggio del 15,5 per cento (56 a 41,5) con FdI che ha preso il 37,6 per cento. In tutti gli altri capoluoghi di provincia ha invece vinto De Pascale. Nel comune di Bibbiano, famoso per lo scandalo che coinvolse l'allora sindaco dem Andrea Carletti accusato di "abuso d'ufficio" (e poi assolto) nell'inchiesta "Angeli e demoni", vince il centrosinistra con il Pd che ottiene il 53,8 per cento dei voti. Nella provincia di Ferrara, la distanza tra De Pascale e Ugolini è stata solo dello 0,5 per cento (48,8 a 48,3). Nella città di Bologna, Avs scalza i 5 stelle (3,4 per cento) e arriva al 10,2.

 

Risultati in Umbria

Nella coalizione del centrosinistra il Pd è il primo partito con il 30,23 per cento ed è seguito dal Movimento 5 stelle al 4,71 per cento, la lista civica Umbria domani al 4,70 per cento e Avs al 4,28, mentre i Riformisti si fermano al 2,3 per cento.

 

Il centrodestra in totale raccoglie il 46,17 per cento con FdI al 19,44 per cento, FI al 9,69 e la Lega, il partito della governatrice uscente, al 7,70. Noi moderati ha preso il 2,87, mentre la lista del sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha ottenuto il 2,16 per cento.

 

 

Rispetto alle elezioni europee di giugno, i risultati sono molto diversi: anche in questo caso l'unico partito a crescere è stato quello di Elly Schlein, passato dal 26,4 per cento al 30,23, mentre Fratelli d'Italia aveva ottenuto il 32,6 per cento, il Movimento 5 stelle l'8,9, Forza Italia, insieme a Noi Moderati, l'8,4, la Lega il 6,8, Alleanza Verdi e Sinistra il 5,7. Alle elezioni regionali di cinque anni fa, Donatella Tesei aveva vinto con il 57,5 per cento dei voti contro lo sfidante del centrosinistra, il civico Vincenzo Bianconi, che si era fermato al 37,5. La Lega era il primo partito con il 37 per cento, seguita da un Pd al 22,3, FdI al 10,4, mentre il Movimento aveva ottenuto il 7,4 per cento e Forza Italia il 5,5. Ma nel 2019 "Tesei è stata un'anomalia" dice Noto, perché "l'Umbria è sempre stata una regione rossa e lei ha vinto dopo che c'è stato lo scandalo sulla sanità regionale". In quel momento, subito dopo le europee, la Lega era forte e il centrodestra fece un buon risultato, "ma se guardiamo alla storia, il centrosinistra si è ripreso quello che già aveva mentre la Lega non è riuscita a mantenere il consenso che aveva ottenuto: è stata un po' evanescente perché ha guadagnato consensi in un attimo e poi li ha persi altrettanto velocemente. È ritornata quella che era prima".

 

La sindaca di Assisi ha vinto in entrambe le province umbre, anche a Terni seppur solo del 2,6 per cento (49,8 a 47,2), mentre la lista del sindaco Bandecchi ha preso il 12 per cento superando la Lega (7,4).