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Conte contestato alla Costituente del M5s. Ma lui: "Abbiamo raggiunto il quorum"

Alcune decine di persone fanno irruzione al Palazzo dei Congressi indossando t-shirt con le facce di Grillo e Casaleggio senior. Gridano: "Onestà, onestà" e "Non siamo un partito siamo un movimento". Ma i numeri ora consentono il "grillicidio"

Nicolò Zambelli

"Abbiamo raggiunto il quorum dei voti per i questi. È la vittoria di chi ha deciso di decidere, per definire il futuro del Movimento 5 stelle, a prescindere dagli orientamenti di voto". È quello che ha detto Giuseppe Conte chiudendo la prima giornata di "Nova", la fase finale della Costituente del partito a Roma, al Palazzo dei congressi. L'ex premier ha annunciato il raggiungimento del quorum sui voti ai quesiti definiti dagli iscritti nelle precedenti fasi e che serviranno a dare una nuova identità al Movimento. Tra gli argomenti, oltre a macro temi, ci sono anche alcune questioni cruciali come il nome, il simbolo e la presenza dell'organo del Garante, e dunque di Beppe Grillo, all'interno del partito. Con il superamento del quorum Conte impedisce al comico fondatore di poter utilizzare il suo potere di veto sulle decisioni che saranno prese con il voto, compresa l'eliminazione del suo ruolo dal Movimento.
 

 

L'evento nel quartiere dell'Eur di Roma era iniziato con delle contestazioni alla leadership di Conte. Durante il suo discorso inaugurale un gruppo di contestatori è entrato nel palazzo "Onestà, onestà" era lo slogan. I dieci ragazzi, giovanissimi e da tutta Italia, indossavano una maglietta con sopra una foto di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio. "Non siamo un partito, siamo un Movimento. Voi ormai siete il sistema", hanno gridato all'ex premier.
 


Fuori dall'ingresso hanno poi steso uno striscione con la scritta "SuperNova, flash moV". La sicurezza ha allontanato dal palco i manifestanti che hanno poi continuato a dichiarare alla stampa. "Non ci manda Beppe Grillo" spiegano. "Siamo qui solo per rivendicare i valori fondativi del Movimento 5 stelle".
 


Dal palco Conte ha rivendicato la sua posizione e i presenti hanno applaudito in suo sostegno: "Mi permetto solo di osservare che per un Movimento nato sulla partecipazione democratica, invitare a non votare e mettersi contro un processo di confronto è la contraddizione più forte che ci possa essere... E noi la accettiamo perché siamo aperti, ma è la contraddizione del principio fondamentale del Movimento. È inspiegabile invitare al non voto". Questo pericolo non si realizzerà, alla fine.
 

L'evento è poi continuato secondo il programma, così come il procedimento di votazione in merito ai quesiti. Grande la partecipazione. All'apertura dei lavori la fila era molto lunga e i posti a sedere, nel palco principale, non bastavano per le persone che hanno preso parte all'inaugurazione. Nel corso della giornata però l'entusiasmo è sceso. Alcuni ospiti, parlando con il Foglio, hanno ammesso di annoiarsi. E, almeno fino al primo pomeriggio, non c'era molta fiducia in merito al quorum. L'attesa ora è tutta per domani, quando saranno svelate le opinioni degli iscritti in merito proprio a queste domande.

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