bufale sul Covid
La commissione d'inchiesta sulla pandemia nomina due consulenti simbolo dei no vax
I parlamentari di centrodestra hanno deciso di affidarsi a due esperti noti per le loro posizioni critiche sui vaccini e la gestione della pandemia. Uno sostiene che il vaccino anti Covid modifichi il Dna e sia legato ai "turbo-tumori", l'altro afferma che la vaccinazione abbia aumentato la mortalità
La commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione dell’emergenza Covid-19 nominerà due “esperti” come consulenti a titolo gratuito. A renderlo noto è stato il presidente della commissione, il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei, con un post su X. A parte la singolare modalità con cui la decisione è stata comunicata all’opinione pubblica, a colpire è soprattutto l’identità dei due consulenti: Giovanni Frajese e Alberto Donzelli, diventati negli ultimi anni punti di riferimento del mondo no vax per le loro posizioni critiche sulla gestione della pandemia e più in generale sull’uso dei vaccini e delle mascherine.
Frajese è professore associato all’Università degli studi di Roma Foro Italico e specialista in endocrinologia. E’ diventato un personaggio simbolo del mondo no vax il 18 giugno 2021, quando è intervenuto a un convegno promosso al Senato dal leghista Armando Siri, rivelando di avere una figlia e di non volerla vaccinare, ritenendo il vaccino contro il Covid-19 non sicuro. Frajese motivò la decisione facendo riferimento al breve tempo con cui gli scienziati erano arrivati a sviluppare il vaccino e ai rischi di miocardite che avrebbe potuto colpire i giovani. Poi ha deciso anche lui di non vaccinarsi, così nel 2022 è stato sospeso dall’Ordine dei medici per inosservanza dell’obbligo vaccinale, diventando ancora di più un “eroe” agli occhi di complottisti e disinformati della pandemia. E’ stato reintegrato una volta conclusa l’emergenza pandemica.
Da quel 18 giugno 2021, Frajese è stato protagonista di un crescendo di dichiarazioni critiche contro le istituzioni e zeppe di bestialità scientifiche: ha definito i vaccini contro il Covid-19 dei “trattamenti genici”; ha detto che i “bambini sono stati utilizzati come cavie per sperimentazioni geniche, un punto di non ritorno che segnerà nel male la medicina”; ha affermato che la vaccinazione contro il Covid-19 è un pericolo per la salute, perché indebolisce il sistema immunitario (“Poi la patologia che arriva dipende dai fattori di rischio: è come una bomba, non sai dove arrivano le schegge”); ha più volte parlato di effetti avversi, anche permanenti, legati alla vaccinazione (“In generale, si fa finta di non notare un aumento di tutta una serie di patologie: dai tumori, alla sindrome di Julian Barrè, a problemi mestruali importanti”); ha più volte denunciato il rischio di “genotossicità e cancerogenicità” dei vaccini anti Covid, citando di recente uno studio “che nessuno ha voluto pubblicare” secondo cui nei vaccini sono stati trovati frammenti di Dna, cosa che potrebbe spiegare “il diffondersi dei turbo-tumori”. L’apice, se così si può definire, di questa esposizione pubblica è stata toccata da Frajese con la decisione, nell’agosto 2022, di candidarsi alle elezioni politiche nella lista Italexit di Gianluigi Paragone, senza successo (come tutti i candidati della lista).
Anche il secondo esperto scelto dalla commissione d’inchiesta sul Covid, Alberto Donzelli, ha avuto negli ultimi anni ampia visibilità nel mondo no vax. Medico specialista in Igiene e medicina preventiva e in Scienza dell’alimentazione, già nel dicembre 2021 in un’audizione al Senato tentò di dimostrare come un presunto eccesso di mortalità registrato nel 2021 rispetto all’anno precedente fosse imputabile alle vaccinazioni in atto contro il Covid. Anche lui ritiene che la decisione di imporre l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 sia stata adottata dalle istituzioni nazionali in violazione della Costituzione. Donzelli ha poi più volte sostenuto che i vaccini anti Covid-19 “non solo non prevengono l’infezione, salvo nei primi mesi, ma nel tempo mostrano di favorirla in misura crescente”.
La commissione d’inchiesta parlamentare (lo ricordiamo, boicottata da Partito democratico, Avs e Azione) ha di fatto deciso di nominare come consulente una persona già audita. Donzelli era infatti stato sentito in commissione lo scorso 29 ottobre. In quell’occasione, tanto per cambiare, aveva sostenuto l’inefficacia dell’uso delle mascherine per il contenimento del contagio, contrariamente a quanto consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità e pure suggerito dalle ultime indicazioni del ministero della Salute italiano.
Con il livello di pressappochismo, pregiudizio e disinformazione che anima i componenti della commissione d’inchiesta, e con due consulenti così, cosa potrebbe andare storto?