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l'intervento

Non sparate sulle regole francesi (tranne una)

Stefano Ceccanti

Dopo le elezioni in Francia c'è un anno bianco in cui non si può sciogliere l'Assemblea nazionale: i parlamentari possono così abbattere il governo senza pagare il prezzo del voto anticipato. Sarebbe caduto Barnier senza questa norma?

Al direttore - Un’onda di frammentazione e di polarizzazione investe le democrazie. Alcuni degli strumenti che tradizionalmente facevano argine vengono scavalcati dall’onda. Che ne è del sistema tedesco con sbarramento alto se vari partiti antisistema lo superano? Si è costretti a fare governi con quasi tutti gli altri, fatalmente più eterogenei. Che ne è del sistema francese che affida la disproporzionalità al doppio turno di collegio se gli schieramenti che possono andare al turno decisivo sono tre o quattro, diversi da un collegio all’altro? Che non si costruisce una maggioranza col voto. Quelle ondate nascono fuori dalle regole e si sviluppano nonostante esse, non a causa di esse. Forse in loro assenza l’onda sarebbe arrivata prima. Sarebbe quindi sbagliato renderle più lasche. Almeno una regola sbagliata, però, in Francia esiste: è l’anno bianco dopo un’elezione in cui non si può sciogliere l'Assemblea nazionale. In questo periodo i parlamentari possono abbattere il governo senza pagare il prezzo del voto anticipato. In Italia da decenni si discute se eliminare il semestre bianco, ma qui il periodo è doppio. Sarebbe caduto Barnier senza quella norma? Non credo.


Stefano Ceccanti

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