Il racconto

Stellantis di Schlein: "Elkann in Aula". La malizia: "È amica della sorella". La Bicamerale dell'auto con Meloni

Carmelo Caruso

In visita a Pomigliano, la segretaria Pd sfida Calenda e tende la mano a Meloni per risolvere la crisi del gruppo automobilistico. La voce alla Camera: "È amica di Ginevra Elkann, la regista", i suoi: "Fantasie di sitarelli"

La notizia, a Pomigliano: Elly Schlein con gli operai. La malizia, alla Camera: “Elly è amica di Ginevra Elkann”. Chiamiamo lo staff del Pd: è vero che Elly sarebbe grande amica di Ginevra? “No”. Non ci sarebbe nulla di male… “Fantasia”. Ginevra è regista, Elly ama il cinema. Da Pomigliano, i meccanici: “Schlein, bravissima. Ha chiesto a Elkann di venire in Aula. Ah. Ha chiesto anche di abbassare il costo dell’energia”. Come chiede Stellantis. “Dice che il tavolo automotive bisogna farlo a Chigi”. Annuncia che farà un viaggio in Italia, a visitare fabbriche con Andrea Orlando.  Elly in sidecar punta all’accordone: “Giorgia, vorrei, che tu, Lapo (anzi, John) e io fossimo presi per incantamento e in difesa delle tute blu”.   E’ la Bicamerale dell’auto.


Cos’ è questa storia? Un carrozziere della sinistra parlamentare che parla con i carrozzieri di Azione, di Calenda: “Elly è appassionata di cinema, Ginevra Elkann, la sorella di John Elkann, è regista. Elly e Ginevra si conoscono, si stimano. Amici. Sillogismo”. Affari loro. “Eh no, Calenda, furbetto, calca la mano su Elly, la insegue. Hai visto il video dove dice a Elly: dì qualcosa di sinistra? Ah, raccontano che Ginevra ed Elly avrebbero fatto le vacanze insieme”. Chiediamo agli Elly boys: “Questa dell’amicizia fra Elly e Ginevra è una notizia che era apparsa in un siterello. Non è vera”. Non ci sarebbe nulla di male… Il Pd: “Ovvio che non c’è nulla di male, ma Calenda non si deve prendere la scena”. I signori del cinema romano e milanese: “Elly e Ginevra non si conoscono. Ve lo posso assicurare. Mondi lontani. E’ una bufala degli invidiosetti di Elly che va alla grande, Elly in spider, intendevo con la spider elettrica. La mitologia arriva fino a questo punto”. La segretaria, che ha visto Landini che bacia Bonelli e Bonelli che bacia Fratoianni, come insegna la canzone di Annalisa, insomma la segretaria che sull’operaismo non accetta che non venga vista arrivare, che fa? Va a Pomigliano (lo staff: “L’appuntamento era già in calendario”. E però, ai giornalisti la comunicazione è arrivata solo ieri… perdonata) e ascolta, difende gli operai licenziati di Transnova, un’azienda dell’indotto. Crisi vuole che gli operai di Transnova vengano licenziati proprio negli stessi minuti dell’arrivo di Elly. Ed Elly c’è.

 

Parte il codazzo degli inviati. Voci da Pomigliano: “Elly sta dicendo che non si possono lasciare 400 mila famiglie per strada”. E su Stellantis? “Aspetta. Sta dicendo che il Pd ha chiesto un tavolo, e che il tavolo è stato anticipato”. Sta dunque dicendo che il governo si è mosso, giusto? “Elly dice che ha chiesto un tavolo, e la presenza di Stellantis, e le hanno comunicato che ci sarà”. Doppio bene! E che dice ancora? “Che vuole vedere un piano industriale che garantisca occupazione e indotto”. Anche Meloni ha detto a Elkann che vuole il piano industriale! Ne vogliamo ancora e ancora… “Elly dice che va eliminato il taglio del fondo dell’auto. Che serve il fondo. Anzi, Il governo si deve battere insieme a noi per un fondo europeo”. Ma questa è la Bicamerale del motore! Elly e Giorgia insieme a John Elkann, tutti sulla Fiat Topolino! (attenti, la Topolino ha solo due posti, Salvini vi fa la contravvenzione).

 

Meccanico, sgasa altre le frasi di Elly. “Elly dice che il tavolo non si deve fare al Mimit, ma lo deve convocare Meloni a Chigi”. Insomma, anche lei si fida della premier e pure lei, come John, vuole che il tavolo si faccia a Chigi. Ma di Elkann? “Sì, sì, dice che si deve presentare in Parlamento. Cioè, dice che lei lo ha chiesto con le altre opposizioni. Lo dice con sobrietà senza strepiti. Punta alla soluzione”. E di Calenda? “Ricorda che il Pd ha presentato 32 atti parlamentari”. Ma torniamo alla malizia. Di nuovo, allo staff: “Sicuri che avete chiesto a Elly se sia amica di Ginevra Elkann, la regista?”. Ripetiamo, non ci sarebbe nulla di male. “Quando Elly ha sentito questa indiscrezione si è messa a ridere”. Gli amici di Elly: “E che dire di Calenda che era amico di Montezemolo? Abitava a casa con Lapo! Inciso. Non sapevano neppure che i termosifoni si regolano con il termostato. Ma fatemi il piacere!". Ricapitolando: chi è senza Elkann, scagli il primo tweet. Elly sarebbe (non) amica di Ginevra, Calenda abitava con Lapo, Giuseppe Conte si scoprirà che legge Alain Elkann sul treno, diretto a Foggia.


Come finirà? Uno sceneggiatore del Pd: “Semplice. Così. Elly ha capito che la questione automotive è complicata assai, Meloni ha capito che Stellantis ha bisogno del governo, il governo adesso ha Stellantis dalla parte del manico. Elly si mostra responsabile, Giorgia chiude il piano con Elkann. E c’è da sperarlo per l’Italia, gli operai. Il vero problema? Chi si prenderà il merito di questa Bicamerale. Temo Meloni. Ma tu, i film di Ginevra Elkann li hai visti?”.

 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio