Il "furto" di Salvini
Un'azienda rivendica la paternità del foglio elettronico per gli Ncc e prepara il ricorso contro il Mit
Intanto gli autisti in piazza esultano: il Tar sospende in attesa di giudizio il decreto ministeriale che da gennaio li costringerebbe alla compilazione del nuovo documento digitale
Ieri è stata la giornata della dura manifestazione degli Ncc contro il governo che con fumogeni e trombette hanno protestato per tutto il pomeriggio a piazza Capranica, un passo da Montecitorio, contro i cosiddetti decreti Salvini, che cambiano le regole per il trasporto pubblico non di linea, e cioè taxi e Ncc. In particolare, a fare infuriare la categoria c’è il decreto dello scorso ottobre che introduce il foglio elettronico e, almeno in teoria, costringerà da gennaio gli autisti a dover fornire i dati dei clienti e gli orari dei servizi svolti al ministero dei Trasporti. Ieri il Tar, su ricorso di alcune associazioni, ha sospeso in attesa del giudizio di merito l’applicazione del decreto. Ma proprio il foglio elettronico potrebbe scatenare contro il dicastero guidato dal vicepremier leghista anche un altro complicato contenzioso. C’è infatti una piccola società, Facilepark, che dal 2019 fornisce un servizio analogo agli Ncc e oggi ne rivendica la paternità. Il foglio digitale è stato depositato in Siae come proprietà intellettuale, e adesso i soci dell’azienda sono pronti ad adire le vie legali contro il ministero. “La proposta di foglio del ministero ricalca il modello del nostro foglio digitale che negli anni abbiamo fornito a centinaia di autisti Ncc, contribuendo a semplificare loro la vita e allo stesso tempo a rendere il loro lavoro tacciabile, in ossequio della legge”, spiega al Foglio Massimo Mercuri da Cepparello, vicepresidente di Facilepark. “Non c’è dubbio quindi che difenderemo nelle sedi opportune la nostra proprietà ”.
In questo momento il foglio digitale di Facilepark garantisce agli Ncc procedure semplificate rispetto al foglio cartaceo. Al servizio sono abbonate 150 aziende (pre-covid erano 700 tra Roma e Milano per mille auto). I dati forniti in questo momento vengono conservati dall’azienda. Adesso però il ministero vorrebbe accentrare questa raccolta. A sentire gli Ncc in questo modo si violerebbe la privacy dei clienti. Chi conosce bene la categoria sa che però il timore riguarda anche gli accertamenti fiscali e il più facile controllo sui chi, con licenze emesse in comuni diversi, lavora dove non potrebbe.
In ogni caso il foglio elettronico, pensato ma non implementato dal ministero, non sarebbe che una copia di un prodotto che un privato ha già realizzato e registrato e che per di più a Porta Pia conoscono molto bene. Infatti racconta il vicepresidente di Facilepark: “Nel corso del tempo, attraverso numerose pec inviate al ministero, li abbiamo informati dei vantaggi del nostro foglio digitale che risolve una serie di criticità in termini di certificazione, conservazione e immodificabilità del documento, con soluzioni che rendono la compilazione del foglio automatizzata e certificata attraverso marche temporali. Durante tutto il 2024 poi abbiamo interloquito con il tecnici degli uffici, fornendogli i dettagli del funzionamento del nostro foglio di servizio elettronico e illustrando le soluzioni tecniche per evitare ogni inefficienza del sistema che abbiamo elaborato in quattro anni di sviluppo e ricerca”. Adesso però quelle informazioni potrebbero servire allo stato per elaborare un foglio elettronico analogo e gratuito per gli autisti che farebbe fallire in un batter d’occhio l’azienda che lo ha studiato e prodotto. “Eppure – dice ancora da Cepparello – il ministero, che ancora non ha tecnicamente implementato nulla, avrebbe già un sistema da noi brevettato e pronto all’uso, senza i difetti di quello che viene invece immaginato nel decreto”. Secondo l’azienda infatti nello strumento voluto da Salvini ci sarebbero una serie di procedure che renderebbero più complicata la vita degli Ncc: “Il foglio così come descritto dal ministero, pur ricalcando i processi e i flussi logici del nostro sistema, lo ha complicato nella fase di inserimento dei dati, rendendola farraginosa. Inoltre a oggi esiste solo virtualmente eppure dovrebbe essere operativo tra pochi giorni”.
Facilepark intanto vorrebbe lavorare alla connessione del suo sistema, cercando, prima della sfida legale, la possibilità di offrire a Salvini un prodotto chiavi in mano. “E però non c’è ancora la possibilità di interfacciare i gestionali con gli applicativi del ministero. Mancano le cosiddette “Api”, le chiavi che servono a far parlare i sistemi tecnologici. In parole semplici è come se dovessimo far comunicare due persone di lingue diverse senza un traduttore simultaneo. Appena saranno pubblicate comunque forniremo un’interfaccia che stiamo già sviluppando e che permetterà agli Ncc di lavorare in modo semplice e sicuro ”.
il video di class cnbc