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Meloni attacca il Pd: "Fitto preso in ostaggio per garantire l'elezione di Ribera"
Dopo le comunicazioni alla Camera, questa mattina la premier è a Palazzo Madama. In Aula anche Salvini dopo l'assenza di ieri. Sull'ingerenze di Musk: "Siamo amici ma non prendo ordini. La sua impresa? Trasformare il Pd in sovranisti". Poi la battuta a Renzi: "Lei era amico di Obama e si metteva il cappotto come lui, io sono amica di Milei ma non mi faccio crescere le basette"
Rapporti con Elon Musk, con Javier Milei, la nomina di Fitto e la posizione a questo proposito dei partiti italiani. Sono alcuni dei temi affrontati nell'Aula del Senato oggi dalla premier Giorgia Meloni e dai senatori intervenuti durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre. Tra i banchi del governo c'è anche il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, assente ieri a Montecitorio insieme ai suoi deputati durante il primo giro di comunicazioni della premier.
"Posso essere amica di Musk e nello stesso momento presidente del primo governo che in Italia ha fatto una legge per regolamentare attività dei privati nello spazio, siamo stati noi i primi a farlo. Posso avere buoni rapporti con molta gente ma non prendo ordini da nessuno, sono una persona libera", ha detto Meloni rispondendo a una domanda del senatore Mario Monti. Non è possibile, ha aggiunto, che "con chiunque si parli sembra che si stia eseguendo ordini, questo non lo faccio e non lo farò mai".
Parlando del suo rapporto con Milei, di cui le hanno chiesto conto diversi parlamentari, Meloni ha specificato: "Ritengo che Javier Milei sia una personalità interessante ma non credo che il suo modello sia replicabile in Italia". Poi una battuta a Matteo Renzi: "Lei era amico di Obama e si metteva il cappotto come lui, io sono amica di Milei ma non mi faccio crescere le basette". Il tema sollevato da Renzi è quello del Mercosur, l'accordo commerciale che l'Ue ha firmato con Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Il senatore ha chiesto alla premier se il governo stesse con Milei o con Coldiretti. Meloni ha detto: "Sto sempre con l'Italia. Chiediamo di sapere che cosa la commissione Ue ha in mente di fare per compensare gli squilibri in agricoltura. Ci siamo imposti regole estremamente stringenti, se poi diciamo che importiamo liberamente da paesi che non le hanno stiamo creando uno squilibrio che pagheremo. La nostra decisione finale è sottomessa a questa risposta".
Quanto all'elezione dell'ex ministro Raffaele Fitto a Bruxelles, Meloni ha attaccato le opposizioni e difeso la Lega. "Gli italiani sappiano che il commissario italiano e vicepresidente della Commissione è stato preso in ostaggio per far eleggere il commissario spagnolo socialista Ribera: è un fatto gravissimo. La Lega ha sostenuto Raffaele Fitto, pur non appoggiando la Commissione. Il Partito democratico invece ha accettato che il commissario italiano fosse preso ostaggio".
Sulle comunicazioni di ieri alla Camera