Il colloquio

Il Capodanno di Pozzolo: "Sarò come sempre a Rosazza, ma senza pistola né Delmastro"

Ginevra Leganza

Parla il deputato sospeso da Fratelli d'Italia dopo il veglione dello scorso anno, in cui rimase ferito un uomo da un colpo partito dalla sua pistola: "Aspetto il quarto figlio, non parlo di quella storia e confido nell'indulgenza giubilare di Meloni. Il 31 sarò in famiglia"

“Non intendo dire una sola parola sull’anno scorso. Ma certo questo Capodanno sarà diverso”. Non una parola, onorevole Emanuele Pozzolo, d’accordo. Parliamo piuttosto da quest’anno. Anche perché sono stati mesi tortuosi. A partire dal primo gennaio a Rosazza, in Piemonte. Da quel colpo fuggito dal mini revolver che l’è costato caro. Un’iscrizione nel registro degli indagati per lesioni colpose aggravate, una querela sporta dall’uomo ferito a una gamba, la sospensione in via cautelativa dal partito – Fratelli d’Italia – annunciata da Giorgia Meloni. E poi i giudizi impietosi di Gianfranco Fini che di lei disse: “E’ un estremista verbale”. Addirittura: “E’ un balengo”. Insomma, una burrasca al giorno dal giorno uno. Ma come dice lei: stiamo sul presente. 

 

Il capodanno a venire sarà diverso, diceva. Ecco. Cosa intende? Niente compagnia del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro? Niente pro loco? Niente pistole? “Quest’anno sarà diverso anche perché aspetto il quarto figlio”. Oh. Finalmente una bella notizia. Auguri. “Grazie. E tanto basta a ripagarmi da un anno, come dire…particolare. Per il resto, no: niente pro loco, niente amici o colleghi, niente di che”. Solo famiglia? “Sarò con la mia famiglia, sì. Nel posto dove trascorro il capodanno da trentanove anni, e quindi da sempre”. Perciò sarà sempre a Rosazza, il comune che conta meno di cento anime in provincia di Biella. Il paese amministrato dal sindaco FdI Francesca Delmastro Delle Vedove, sorella di Andrea, e cioè del Delmastro sottosegretario alla Giustizia che l’anno scorso partecipò al San Silvestro fatale. Alla festa dove, tra mini ciccioli e mini pistole, rimase ferito alla gamba il genero del  capo scorta di Delmastro. L’uomo che poi la querelò. “Sì – conferma il deputato FdI con tono cordiale e ingentilito, pare, dalla dolce attesa – sarò sempre a Rosazza. Ma sarò a casa mia, con i miei altri tre figli”. Non vorremmo tornare alla festa, onorevole Pozzolo, ma la sua posizione è precaria da quel dì. E’ stato un capodanno da dimenticare, il primo gennaio 2024. Forse soprattutto per la sospensione dal partito richiesta direttamente dalla premier Meloni. Una decisione che, sul piano concreto, ha fatto sì che lei non sia più intervenuto in aula pur sedendo ancora nella commissione Affari esteri. Una decisione che la sottopone, ancora, a un procedimento interno a FdI che sta valutando la sua situazione.

Lei è stato deferito al collegio dei probiviri ma ha sempre detto: “Non ho sparato”. Intanto, a novembre, l’allora capogruppo FdI Tommaso Foti – oggi ministro per gli Affari europei – la indicò quale membro della commissione Difesa. La notizia sfumò e si ironizzò molto anche su questo. Ed ecco. Natale è passato, con i suoi doni e le sue speranze. Lei in cosa spera? “Per quel che riguarda la sospensione dal partito, spero e confido nelle decisioni prossime che verranno prese su di me e di cui ho molto rispetto. Poi certo, siamo in anno giubilare, e io sono più che mai tranquillo: ho la coscienza a posto”. Anno nuovo, vita nuova e anno giubilare. Sperando nell’indulgenza di Meloni.
 

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