Vincenzo Spadafora e Lucia Azzolina (Ansa)

Dopo la politica

Giggino e i suoi fratelli. Altre belle carriere tra ex dimaiani

Marianna Rizzini

Di Maio è stato riconfermato come rappresentante europeo nel Golfo, ma c'è chi svetta come consulente, movimentista, dirigente. Da Laura Castelli a Carla Ruocco, da Manlio Di Stefano a Sergio Battelli 

Roma. La caduta c’è stata, ma è stata in un certo senso caduta in piedi. La vita oltre “Impegno civico”, creatura dimaiana nata dopo la scissione dal M5s e naufragata alle elezioni del 2022, infatti, vista con gli occhi dell’oggi, può essere carica di soddisfazioni non soltanto per lui, il fondatore Luigi Di Maio, ex vicepremier e ministro dello Sviluppo, del Lavoro e degli Esteri, appena riconfermato per altri due anni, con tanto di lode europea e scorno per i detrattori, nella carica di Rappresentante speciale della Ue per il Golfo Persico.

La non fortunata vicenda dimaiana, infatti, sta producendo – gioco del destino o nemesi che sia – carriere promettenti in capo ad alcuni fedelissimi dell’ex ministro, e carriere creative in capo ad altri della squadra che disse “ciao” a Beppe Grillo e Giuseppe Conte per Mario Draghi. Ed ecco, dunque, nel giorno in cui la conferma di Di Maio nel Golfo si fa notizia ufficiale, comparire sul Corriere della Sera una lunga intervista a Vincenzo Spadafora, ex sottosegretario con delega allo Sport e alle Politiche giovanili nel governo Conte II nonché ex coordinatore di Impegno Civico, oggi animatore di una vera e propria “Primavera”. Si chiama così infatti l’associazione prossima ventura (nascerà a Roma il 25 gennaio) che si candida a sostenere “dal basso” il centrosinistra (il Pd di Elly Schlein ringrazia) nella traversata verso le elezioni del 2027.

Con chi esattamente ancora non si sa (il concetto è, però, che uno non vale più uno, anzi: la competenza è gradita) ma è chiaro l’intento: “Federare gli elettori” delusi del centrosinistra (auguri), senza assemblare pezzi di partiti (il percorso dei centristi non è la tazza di té di Spadafora). E che dire di Laura Castelli, ex viceministro al Mef nei governi Conte I, Conte II e Draghi, oggi una e trina? Castelli infatti è stata appena nominata capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Messina, ma era già presidente di Sud Chiama Nord (creatura politica di Cateno De Luca) e consulente alle strategie d’impresa per Ckey consulting – e si favoleggia, tra i Palazzi, di una Castelli che lavora per la suddetta azienda in uno degli uffici berlusconiani in largo del Nazareno, vicino alla sede del Pd, piano interrato. E se per lei “è motivo d’orgoglio”, ha detto, essere nominata capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Messina, il lavoro più profano di consulente la rende, tra gli ex dimaiani, seconda come piazzamento professionale soltanto all’ex capo.

Anche se certo non può essere considerato meno prestigioso l’incarico ricoperto da Carla Ruocco, già deputata negli anni d’oro del grillismo, anche nota per i giorni di tensione interna al M5s attorno alle nomine Consob (e in particolare attorno al nome dell’ex assessore al Bilancio della giunta Raggi Marcello Minenna), poi rientrate sul lato Di Maio. Nella seconda vita dimaiana, Ruocco è stata presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, e oggi è dirigente al Mef. Quanto all’ex sottosegretario agli Affari Esteri con deleghe allo Spazio Manlio Di Stefano, colui che su Instagram si qualifica come “passionate about politics and tech”, non è proprio andato sulla Luna, dopo la sconfitta politica, ma poco c’è mancato: Di Stefano ha infatti ottenuto un contratto da consulente con Axiom Space, colosso americano della space industry ubicato in Texas – e, come aveva sottolineato a suo tempo questo giornale – a pochi mesi dalla fine del mandato, da cui il seguito di polemiche per il presunto conflitto d’interesse: secondo la cosiddetta “legge Frattini”, infatti, per i dodici mesi successivi dalla fine di un incarico di governo è  considerata “incompatibilità” l’esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati.

Nell’area “ritorno a lavori normali”, invece, da tempo si colloca l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, di nuovo dirigente scolastica, mentre Sergio Battelli, già presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, si è auto-lanciato sui social  in campo turistico, come affittacamere di alto livello, esperto di AirBnB e fondatore del portale Vita da Host, dove assiste “host e property manager” anche polemicamente contro il governo, a suon di video sulla  normativa “affitti brevi”. Caduta attutita, infine, per l’europarlamentare ex dimaiana Chiara Maria Gemma, oggi di nuovo a Strasburgo, ma per Fratelli d’Italia.

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.