(foto Ansa)

"mega" contraddizione

Forza Italia scettica sul piano per l'Europa di Musk. “Sostiene chi l'Ue vuole smantellarla”

Luca Roberto

Tajani: "Quella di Musk non è la mia idea di Europa". Gasparri: "Non credo che AfD possa essere un propellente per il ritorno a una grandezza europea". Tosi: "I Patrioti sono quelli che in questi anni hanno remato contro l'Ue"

Per dirla con il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri “ma che l’Europa si debba svegliare deve ricordarcelo un sudafricano che vive in America? A me non sembra poi che l’AfD possa essere il miglior propellente possibile per un ritorno alla grandezza europea”. Ma in Forza Italia la sua posizione è condivisa. A partire da Tajani: “Musk? Non è la mia idea di Europa”. “Make Europe Great Again è solo uno slogan. E’ più che altro uno stimolo a che l’Europa faccia l’Europa”, dice il capo delegazione FI a Bruxelles Fulvio Martusciello. Più esplicito l’europarlamentare Flavio Tosi: “Musk ha posizioni estremiste. Se dici di volere un’Europa grande ma sostieni chi come i Patrioti in questi anni l’Europa ha cercato di smantellarla dal di dentro, sei contraddittorio”.

 

In effetti per capire meglio a cosa alludesse Elon Musk quando nel weekend ha scritto un post su X chiedendo al movimento “Make Europe Great Again” di unirsi, basta vedere chi quel messaggio e quel movimento li ha rivendicati. “Abbiamo condiviso il progetto lo scorso ottobre a Pontida e lo ribadiremo sabato a Madrid con Viktor Orbán, Marine Le Pen, Geert Wilders, Herbert Kickl, Santiago Abascal, Andrej Babis e tutti i patrioti europei: è tempo di fare di nuovo grande l’Europa”, ha detto ieri il vicepremier Matteo Salvini. E in effetti il primo evento in cui dovrebbe materializzarsi questo movimento con simpatie muskiane dovrebbe essere proprio il raduno dei Patrioti europei che si svolgerà a Madrid questo fine settimana. Proprio sotto la presidenza del leader di Vox Santiago Abascal, ex alleato di Meloni.

 

A dare la posizione di Forza Italia ci aveva già pensato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. A proposito del movimento “Mega” ieri Tajani è stato piuttosto categorico: “Non è la mia Europa, io credo in un’Europa federale, popolare, che abbia un’anima giudaico-cristiana, credo nel federalismo, sono un sovranista europeo e sono anche un patriota italiano ovviamente, ma poi ognuno ha le sue idee, quelle non sono le mie”. Aggiungendo pure, però, a proposito delle parole di Musk, che “in democrazia niente è pericoloso, credo che sono idee che si devono confrontare. Io difendo le mie e ho detto quali sono”. Tra gli azzurri, insomma, è forte lo scetticismo o quantomeno la non esaltazione nei confronti delle posizioni del patron di Tesla e di X.   

 

“Non sono parole che destano preoccupazione, perché sono convinto che il nostro elettorato non sia così facilmente influenzabile”, spiega ancora Tosi. “Ma la contraddizione di sostenere chi in questi anni ha remato contro un’Europa più unita politicamente è sotto gli occhi di tutti. Io poi credo che quell’again sia sbagliato. Al massimo tocca fare l’Europa grande, perché non credo sia già stata grande in passato”. In più, aggiunge Tosi, “è chiaro che Musk persegue legittimi interessi privati a livello internazionale. Quando però esprime una posizione politica, come in questo caso, io credo che si ponga in conflitto d’interessi. Ecco perché dovremmo stare più attenti”. In aggiunta, sempre secondo l’europarlamentare veneto, “Meloni che rivendica un’interlocuzione privilegiata con Trump e anche con lo stesso Musk, è distante anni luce dai Patrioti”. Come a dire: anche la presidente del Consiglio quella strada che contempla l’estremismo l’ha oramai accantonata da tempo. Meglio guardare ad altre soluzioni.   

 

Anche secondo il capo delegazione forzista al Parlamento europeo Martusciello, “Musk ha idee che sono completamente diverse dalle nostre. Noi siamo liberali in tutto. Eppure credo che l’Europa abbia in sé gli anticorpi per potersi difendere senza che il suo attivismo venga paventato come un pericolo per la democrazia. Non va demonizzato. Ripeto, quel Make Europe Great Again a ora è solo uno slogan e non mi risulta che ci siano delle linee programmatiche precise. Lo leggo più che altro come un invito a non dimenticare le nostre radici europee”. 

 

Il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri è preoccupato ma più “per l’incapacità europea di non cadere nelle infinite parcellizzazioni tra stato e stato. Vale ancora il discorso sulla rubrica telefonica europea di Kissinger: se voglio parlare con l’Europa chi devo chiamare? Make Europe Great Again? Fa sorridere che il risveglio dell’Europa avvenga per conto terzi. Io credo che come appello a essere più veloci, affinché l’Europa si dia una mossa, sia un messaggio che possa anche starci. Ognuno cerca di colmare il vuoto come può e anche Musk, che mi sta antipatico, fa il suo. Ma certo fa specie che si guardi a quei movimenti come quelli appartenenti ai Patrioti europei che hanno fatto del sovranismo, dell’iperparcellizzazione dell’Europa, rivendicando interessi per ogni singola regione o provincia, come a un modello per rifare grande l’Europa”.

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  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.