Passeggiate romane
Il cerchio magico di Schlein si è ristretto e ora è un triangolo
I consigli di Alivernini, il responsabile ombra Taruffi e i video su TikTok di Furfaro: ormai la leader del Pd ormai parla dei suoi progetti e dei suoi programmi solo con tre persone fedelissime. Nuovi equilibri al Nazareno
Al Nazareno se non è il panico ci assomiglia molto. Elly Schlein, che ormai diffida di Romano Prodi, il quale ha detto senza troppi giri di parole che non è affatto detto che sarà lei la candidata premier del centrosinistra, e di Dario Franceschini, che non lo ha detto, ma lo ha fatto intendere, ha dato una stretta al suo cerchio magico. Ormai parlare con la segretaria del Partito democratico è diventato impossibile anche per chi finora aveva un ottimo rapporto con lei e ci parlava spesso. Per farla breve, la leader del Pd ormai parla dei suoi progetti e dei suoi programmi solo con tre persone.
Il primo è l’intramontabile Flavio Alivernini, il portavoce-consigliere a cui lei si affida da anni. Una sua parola conta. Per esempio, se lui le dice di rallentare con le interviste, lei lo fa. Anche i programmi televisivi in cui Schlein deve andare li decide Alivernini. Sia chiaro, non è che la segretaria si faccia teleguidare, perché non è proprio il tipo, ma accetta i consigli del portavoce e spesso li segue.
Il secondo è Igor Taruffi. Il capo dell’organizzazione del Pd a trazione Schlein, nonostante qualche incidente nel corso delle diverse elezioni amministrative che ci sono state (si comincia dalla Basilicata), gode della piena fiducia della segretaria. Di recente è stato a un assemblea del Partito democratico siciliano in cui è stato attaccato e messo sotto. Ma questo non ha minimamente influenzato il rapporto di fiducia che Schlein ha nei suoi confronti. Tant’è vero che la segretaria gli fa svolgere le funzioni di responsabile ombra degli Enti locali, ruolo che spetterebbe a Davide Baruffi, persona solida e solerte che però ha un peccato d’origine: proviene dalla filiera di Stefano Bonaccini. E per quanto sia lui sia l’ex presidente della regione Emilia-Romagna non abbiano mai dato motivi di preoccupazione a Schlein, né l’abbiano mai criticata apertamente (prendendosi per questa acquiescenza le critiche dei riformisti interni del Pd), la leader dem non si fida appieno. Perciò quando c’è una controversia locale o un’elezione amministrativa manda sempre Taruffi a controllare Baruffi. Del resto Antonio Misiani, commissario campano del Pd, sa bene come funzionino le cose da quelle parti. Con lui ormai i fedelissimi di Schlein sono in freddo solo perché non voleva la guerra con Vincenzo De Luca, ma cercava un compromesso con il presidente della giunta regionale campana.
Il terzo dirigente del Partito democratico a cui Schlein si affida senza timori né tremori è Marco Furfaro. Schleiniano della prima ora, il giovane dirigente dem sembrava restare comunque fuori dal cerchio magico della segretaria. Fino al miracolo TikTok. Già, perché Furfaro su TikTok va benissimo, riceve addirittura complimenti per il suo aspetto fisico, e al Nazareno, dove i social vengono monitorati con attenzione maniacale, questo è sembrato un punto a suo favore. E’ chiaro che questo nuovo corso non ha delle conseguenze immediate. Nel senso che non significa che in futuro Schlein non possa riallargare il suo cerchio magico. Ma è altrettanto chiaro che una parte di quelli che non hanno più rapporti quotidiani e diretti con la segretaria, guarda anche altrove. Dalle parti di Dario Franceschini, per esempio.